Il video di un tenero cucciolo di koala che riposa nel calore materno, si affaccia per dare un’occhiata all’esterno.
I koala sono dei marsupiali quindi come tali portano i cuccioli nel marsupio che hanno sulla pancia. Inoltre sono animali solitari e attivi durante la notte, si muovono lentamente conducendo una vita sedentaria. Non scendono troppo spesso dagli alberi, poiché potrebbero diventare delle prede per gli altri animali.
Alla vista appaiono molto teneri per il loro corpo tozzo, gli occhi piccoli e le orecchie arrotondate, in realtà non vanno considerati in questo modo. Infatti come tutti gli altri animali possiedono artigli e denti robusti, inoltre rimangono tranquilli solo se lasciati indisturbati.
Hanno una dieta che si concentra sulle foglie di eucalipto e bevono raramente, poiché prendono i liquidi necessari dal cibo. La gestazione dura massimo 35 giorni, infatti il cucciolo nasce prematuro e completa in seguito lo sviluppo nel marsupio.
All’incirca sei mesi dopo la nascita, comincia ad uscire e rimane sul dorso della madre per spostarsi da una parte all’altra. Nel video vediamo proprio un cucciolo di koala nel marsupio della madre, mentre sbircia all’esterno.
Nel video vediamo questo piccolo koala muoversi all’interno del marsupio della madre, si gira da un lato all’altro probabilmente mentre prova ad uscire. Dopo qualche tentativo ci riesce e con un volto decisamente assonnato si guarda attorno. La madre abbassa la testa, per controllare cosa stia facendo. La scena appare molto tenera ai nostri occhi, poiché in generale il koala si presenta con fattezze adorabili.
Nonostante questa scena molto carina, non possiamo dimenticare che questo animale è in rischio di estinzione. Per questo motivo è importante salvaguardare la sua vita. La minaccia principale per loro è il cambiamento climatico, il quale è responsabile dei periodi di siccità.
Questi comportano il verificarsi di incendi più lunghi, molto più devastanti del passato. Infatti tra il 2019 e il 2020 ci sono stati incendi durati per ben 9 mesi, i quali hanno portato alla morte di 60 mila esemplari.
Questi animali non sanno adattarsi a cambiamenti improvvisi, quindi finiscono per morire. Infatti la siccità li costringe a scendere dagli alberi, questo comporta farli diventare delle prede più facili per gli altri animali. Invece con l’aumento di CO2 nell’atmosfera, le foglie hanno una qualità nutritiva nettamente minore.
Tutto ciò comporta numerosi casi di malnutrizione, portando all‘abbassamento della fertilità e aumento delle morti. Per questo motivo è importante salvaguardare questa specie, che soprattutto a causa dell’uomo potrebbe scomparire da qui a breve.
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