Il beagle è una delle razze più amate, soprattutto tra gli animali domestici, ma quasi nessuno conosce alcuni dettagli come la sua coda bianca.
Chiamata anche Bracchetto, quella dei Beagle è in realtà una razza molto antica ma al tempo stesso ampiamente cambiata nel tempo. Questi sono cani da caccia che nel tempo sono stati volutamente modificati per rispondere alle esigenze degli inglesi che desideravano cani sempre più piccoli.
Oggi è di taglia medio-piccola ma era molto più grande e soprattutto non era possibile trovare quello toy che oggi viene venduto a caro prezzo ma che al tempo di fatto non esisteva.
Il beagle è un cane molto forte, vivace che ha mantenuto il suo spirito da cacciatore quindi ama divertirsi, giocare, fare anche qualcosa pasticcio. Ama stare all’aria aperta perché questo lo aiuta a gestire il suo animo da cacciatore ad esempio annusare ovunque per seguire le tracce.
Il beagle è un animale straordinario ma essendo stato selezionato dall’uomo con modifiche apportate nel tempo è soggetto anche ad alcune malattie di tipo genetico come difetti alle ossa, malformazioni alle orecchie, glaucoma, sindromi di vario tipo che riguardano sia il cuore che la struttura corporea.
Le prime testimonianze sono del IV secolo e vedendo gli esemplari al tempo ci si rende conto di come non fosse propriamente come oggi. Poi è arrivato in Inghilterra ed è stato utilizzato per la caccia alla lepre. I reali amavano molti beagle e poiché li volevano sempre più piccoli alla fine furono creati così minuti da entrare nella tasca della giacca, da qui il nome “glove beagle”.
I pocket beagle infatti oggi hanno appena 20 centimetri e vengono conosciuti anche come Elizabeth Beagle perché la regina Elisabetta I li adorava. La variante nana era di appena 25 centimetri, più o meno come il chihuahua ma questo ha causato tanti problemi a livello fisico.
Una delle caratteristiche fisiche più evidenti, sempre creata appositamente, è la coda bianca o meglio la punta che, indipendentemente dal colore di base del cane, è sempre bianca. Questo dettaglio è stato voluto perché, essendo il beagle un animale da caccia, fosse sempre riconoscibile dai cacciatori anche mentre si intrufolava nell’erba o nel sottobosco.
Tra i rami e gli alberi il cane non risulta visibile ma quando caccia tiene sempre alta la coda, quindi questa funge da campanello d’allarme. Se i cacciatori notavano la macchia bianca non era l’animale che si stava muovendo ma semplicemente il loro cane.
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