La pet therapy è sempre più utilizzata per far stare bene le persone. Ecco cos’è, come funziona e in quali contesti.
La pet therapy è la terapia che utilizza degli animali da compagnia per curare specifiche malattie. Il termine è stato coniato nel 1964 dallo psichiatra infantile Boris M. Levinson.
In Italia si parla di interventi assistiti con gli animali (IAA) in ambito ludico-ricreativo (attività assistita con gli animali, AAA), educativo (educazione assistita con gli animali, EAA) o terapeutico (terapia assistite con gli animali, TAA).
Cos’è la pet therapy e come funziona negli ospedali e nelle case di riposo per anziani
Secondo gli studiosi, la pet therapy, grazie alla presenza di un animale in situazioni stressanti, aiuta a ridurre l’ansia, la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Gli animali utilizzati per la terapia sono cani, gatti, asini e cavalli ma anche conigli.
Il contatto con gli animali porta ad avere migliori relazioni con gli altri e un umore più felice. Molte evidenze scientifiche hanno dimostrato che gli animali possono essere uno strumento di cura negli ospedali e nelle case di riposo per anziani, strutture in cui i pazienti sono lontani dall’affetto dei propri cari.
Gli animali servono proprio per stimolare la comunicazione e le relazioni sociali. È stata riscontrata l’efficacia della pet therapy anche in chi ha disturbi dello spettro autistico con difficoltà nella comunicazione e nella socialità: gli animali usati per la terapia (cani, perlopiù), hanno dato benefici al paziente che si è dimostrato più attento e aperto alle relazioni sociali, verbali e non verbali.
Inoltre, ha manifestato minori stereotipie comportamentali (movimenti ripetuti senza apparente scopo che spesso caratterizzano questo disturbo).
La terapia con gli animali in ambito educativo per risolvere i comportamenti problematici e stimolare la socializzazione
La pet therapy viene utilizzata anche in ambito educativo quando i bambini mostrano difficoltà di apprendimento, deficit di attenzione o aggressività. L’animale usato in terapia ha aiutato a contrastare questi problemi comportamentali.
Inoltre, nei bambini e adolescenti con patologie caratterizzate da ritardo nello sviluppo, gli animali hanno avuto un ruolo importante nell’integrazione sociale nell’ambiente scolastico. È risaputo che gli animali facciano crescere bene i bambini aumentando la loro autostima, la fiducia in se stessi e aiutino a migliorare l’empatia verso gli altri e il senso di responsabilità.
Durante il gioco con l’animale, infatti, il bambino apprende dei comportamenti sociali di approccio ed interazione utili nel rapporto con altri bambini o adulti. Sono noti dunque i benefici che gli animali hanno su coloro a cui sono vicini, soprattutto pazienti o persone con disturbi relazionali e comportamentali, per far stare loro bene e farli aprire al mondo circostante.