Un golden retriver si emoziona quando capisce, in canile, di essere stato adottato dalla sua nuova padroncina.
La situazione nei canili è alquanto problematica, non solo in Italia ma in generale nel mondo.
Il cane del video è un golden retriever, quindi una tipologia di animale che difficilmente viene donata e, nella maggior parte dei casi, acquistata. In questo caso si tratta di un cane adulto quindi più difficile adozione.
Il cane adottato è pazzo di gioia
Nel tempo l’idea che il cane dovesse essere di una razza precisa, cucciolo, quindi potenzialmente bello e perfetto è andata per la maggiore, lasciando spazio ad un trend che ha portato a vendite crescenti di animali che poi magari una volta adulti venivano abbandonati e canili che si riempivano di trovatelli e altri animali non desiderati.
Per chi oggi intende adottare c’è tantissima scelta, ci sono circuiti privati di adozioni quindi persone che vogliono cedere il proprio animale, ci sono i canili dove è possibile trovare cani bisognosi d’amore e anche altre situazioni di affido con contatti da tutto il Paese. Basta cercare i gruppi online, rivolgersi all’ASL del comune di competenza o ad altri enti specifici come l’OIPA per avere delle indicazioni chiare.
Secondo le stime infatti sono comunque i cuccioli o i cani di piccola taglia e più giovani ad essere maggiormente adottati nei canili. Questo è un trend che è correlato anche alla convinzione che sia più facile gestire un animale piccolo rispetto ad un cane di questa taglia.
Ovviamente bisogna avere gli spazi adeguati per poterlo fare e in generale è importante capire cosa voglia dire adottare un cane. Talvolta quelli che arrivano dal canile possono avere disturbi comportamentali ma ce ne sono tantissimi, anche adulti, che sono perfettamente socievoli ed equilibrati, quindi meglio non partire con alcune convinzione.
L’indagine di Legambiente sugli animali in città ha preso in analisi la situazione delle aziende sanitarie nella gestione dei cani e dei gatti e anche come le amministrazioni comunali svolgono il loro lavoro in questo senso. Rispetto agli anni precedenti c’è stato un miglioramento ma è pur vero che le cose sono in pesante deficit.
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I cani sono in numero maggiore rispetto ai posti disponibili, addirittura con numeri fino a 2.5 volte maggiori di quello che è lo spazio reale. In Italia ci sono 3 cani per ogni residente, proprio questo esubero porta di fatto l’impossibilità a gestire la situazione e ad un problema che interessa tutto il territorio, per questo adottare è una scelta di grande umanità.