Perché nell’ultimo periodo ci sono stati così tanti avvistamenti di squali in Italia? Ecco cosa sta cambiando a livello ambientale.
Uno dei fenomeni mediatici dell’ultimo periodo sta interessando soprattutto gli squali, sempre più protagonisti di avvistamenti lungo le rive dei mari italiani. Abbiamo sempre visto questi animali come tipici di altre zone e ci sembra quasi strano vederli così di frequente nei nostri mari: questo sicuramente suscita sia interesse che molta paura per i bagnanti. Sta davvero cambiando qualcosa o è soltanto percezione?
Partiamo dal presupposto che gli squali in Italia sono sempre esistiti nei nostri mari: da noi infatti vivono sia squali molto grossi come l’imponente squalo bianco o il mako, sia esemplari più piccoli e innocui come lo squalo azzurro, chiamato comunemente verdesca.
La maggior parte degli avvistamenti ha come protagonista proprio quest’ultimo che è davvero un animale schivo, non attacca l’uomo se non si sente in pericolo di vita. In ogni caso bisogna comunque fare molta attenzione e non avvicinarsi troppo.
Dal 1580 a oggi sono stati 13 gli attacchi accertati di squali a esseri umani, un numero così esiguo che ci fa capire quanto sia improbabile essere morsi da questi animali mentre si sta facendo un tranquillo bagno a riva. Nell’ultimo periodo il numero di esemplari avvistati in zone balneari sembra comunque molto alto: sta davvero cambiando qualcosa?
Come spesso accade nell’era di internet si cerca sempre di cavalcare l’onda del momento e cercare di strappare qualche like o visualizzazione in più parlando di avvistamenti di squali in questo periodo. Non neghiamo che ci sia stato un aumento di avvistamenti, ma sicuramente ci sono molte più documentazioni in merito sotto forma di video e foto pubblicati sul web.
Al di là di video su TikTok e sui social in generale, è comunque chiaro che qualcosa sta cambiando a livello di ecosistema, un motivo che sta spingendo gli squali a nuotare fino a riva e zone antropizzate nonostante il loro carattere schivo.
Uno dei motivi principali è sicuramente il cambiamento climatico che ha modificato anche la temperatura delle acque di tutto il mondo.
L’aumento delle temperature e l’eccessiva pesca stanno anche decimando la popolazione di pesci nel Mediterraneo (e non solo) e dunque gli squali, pur di procacciarsi del cibo, vanno alla ricerca di zone inesplorate come possono essere le rive di spiagge comuni o le coste vicino ai centri abitati.
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