Non tutte le meduse hanno lo stesso livello di pericolosità. Alcune specie sono maggiormente tollerate dall’uomo.
Le meduse incutono una certa paura nell’uomo. Si tratta di organismi planctonici, che affollano i mari. Hanno un corpo gelatinoso, con lunghi tentacoli di lunghezza variabile. Sicuramente, si tratta di animali affascinanti, in grado di stupire tutti con i loro segreti. In estate, però, si trasformano in un nemico da non sottovalutare.
Basta entrare in contatto con loro per avvertire un forte dolore. I colpevoli sono proprio i tentacoli che rilasciano una sostanza tossica, fortemente urticante. La cute si infiamma immediatamente, dando vita a reazioni estese. In caso di allergia, si può assistere anche a episodi di shock anafilattico.
L’unico modo per proteggersi è quello di evitare di toccarle. Non tutte le specie, però, sono pericolose allo stesso modo. Questo è strettamente legato al livello di tossicità presente. Alcune causano più danni, mentre altre sono maggiormente gestibili.
Le meduse meno pericolose per l’uomo: quali sono gli esemplari con un basso livello di tossicità
Non esiste una sola specie di medusa. Anche se nell’immaginario comune si tende a fare di tutta un’erba un fascio, bisogna diversificare tra le varie tipologia. È importante precisare che tutte “pungono”, è la reazione della pelle a essere diversa.
In alcuni casi, i sintomi sono così leggeri da essere praticamente inesistenti. Questo non deve spingere, però, a sottovalutare la loro presenza. Inoltre, non bisogna avvicinarsi neanche a quelle che si trovano sulla spiaggia perché, anche se non più in vita, non è detto abbiano perso il loro potere urticante.
Ecco quali sono le meduse che producono i danni minori:
- Medusa luna (Aurelia aurita): ha un aspetto traslucido e un diametro di circa 25-40 cm. È largamente diffusa e vive nei mari dell’America, dell’Asia, dell’Europa e dell’Australia. Può essere considerata innocua, però, per via delle sue caratteristiche, è molto facile confonderla con specie decisamente più velenose
- Medusa d’acqua dolce (Craspedacusta sowerbyi): a differenza della maggior parte delle meduse, non predilige l’acqua salata. È in grado di causare danni alle sue prede, ma l’uomo sembra del tutto invulnerabile al suo tocco. È davvero piccola perché ha un diametro compreso tra i 5 e i 22 centimetri. Inoltre, il suo colore può variare dal bianco al verde
- Medusa criniera di leone (Cyanea capillata): le sue dimensioni sono davvero notevoli perché può arrivare a sfiorare i 2 metri di lunghezza. Si distingue per il colore acceso, caratterizzato da sfumature gialle, viola, rosse e rosa. Vive soprattutto lungo le coste della Gran Bretagna e i sintomi, solitamente, non vanno oltre a una leggera irritazione
- Medusa equorea (Aequorea forskalea): la sua caratteristica principale è quella di potersi illuminare al buio per via della presenza di una particolare proteina. È trasparente e vive soprattutto nel Mediterraneo. Un numero notevole di esemplari, però, nel corso del tempo, è stato identificato anche in Africa meridionale, nel Mare del Nord e in Patagonia.
- Medusa uovo fritto (Cotylorhiza tuberculata): è presente in Spagna, Italia, Francia, Grecia e Croazia. Il contatto con i suoi tentacoli non produce sintomi particolari. È riconoscibile dalle sue numerose sfumature, che variano dal viola, al bianco, al blu e al marrone.