Il riccio non è un animale domestico ma selvatico, tuttavia sono tante le persone che ne tengono uno a casa.
La cosa importante è capire come garantire la salute e il benessere al riccio senza compromettere la sua natura e le sue esigenze.
Non è un gatto, ha abitudini diverse e comportamenti differenti quindi bisogna interrogarsi su come prendersene cura.
Riccio: come tenerlo come animale domestico
Il riccio è un piccolo mammifero che si trova in ogni parte del mondo, in Italia quelli autoctoni non si possono tenere in casa quindi non è possibile raccogliere un riccio che transita in giardino e chiuderlo in casa. Esiste una legge a tal proposito che vieta di cacciarli e detenerli e risale al 1992, n. 157 perché si tratta di una specie protetta. Se si trova un animale in giardino quindi bisogna lasciarlo stare, è probabilmente in cerca di cibo e mangia perlopiù insetti, poi andrà nuovamente via. Meglio non toccarlo, non spostarlo e non provare a prenderlo.
Il riccio da poter detenere liberamente è quello africano o pigmeo, questa è la razza consentita perché viene dall’Africa ed è commercializzato. Questo riccio è più piccolo di quello italiano e vari colori, si trova nei negozi e negli allevamenti. Tale razza è comunque uguale alle altre quindi ha un dorso ricoperto di spine e una parte sottostante con morbido pelo. Se l’animale si spaventa diventa una sorta di pallina per proteggersi e gli aculei sono ben evidenti e quindi pericolosi.
Il riccio africano in media arriva a circa 600 grammi e ad una lunghezza massima di 20 centimetri, vive circa 7 anni in cattività mentre in natura circa 1 anno. Quando arriva in casa si deve abituare a vivere in famiglia, è un animale di base timido ma molto tranquillo. Se il riccio è allevato è già abituato al contatto umano, per questo tenderà a salire tranquillamente tra le mani.
La cosa importante è sollevarlo con entrambe perché rischia di cadere. Bisogna essere gentili e avere pazienza, se si prova ad afferrarlo all’improvviso diventerà una pallina per paura. Poi sarà con il tempo molto amichevole tanto da salire anche in braccio. I tempi di adattamento non vanno ristretti e non bisogna avere fretta. Inoltre è importante ricordare che il riccio è un animale notturno, può abituarsi anche a vivere di giorno però in questo modo si altera un’abitudine per lui naturale. Per comunicare usa piccoli rumori tipo gridolini e sembra quasi borbottare, è sicuramente un animale molto simpatico.