Esistono diverse rane velenose al mondo, ma queste 12 razze in particolare sono letali per l’uomo. Ecco quali sono e dove trovarle.
Tra le specie animali velenose più famose ci sono sicuramente i serpenti, ma anche le rane non sono da meno. Al mondo esistono ben 180 specie di rane velenose, senza considerare tutte le altre razze di rane, rospi e raganelle del tutto innocue. Le rane velenose sono facilmente riconoscibili dai loro colori sgargianti e alcune possono essere più pericolose di altre. Tutte le rane velenose appartengono alla famiglia delle dendrobatidi e sono maggiormente diffuse nelle foreste tropicali e pluviali, di cui è ricco il Sud e Centro America. A differenza dei serpenti, che attaccano e mordono le loro prede per iniettare il veleno, le rane producono tossine soltanto a scopo difensivo, per cui bisogna toccarle per venire a contatto con il veleno.
La rana più velenosa al mondo è la rana dorata, detta anche rana freccia; questa produce batracotossine alcaloidi, estremamente potenti e che possono uccidere anche al semplice contatto. La batracotossina è un potentissimo paralizzante che blocca la trasmissione di impulsi al cervello; in pochissimi istanti l’intero corpo viene paralizzato, compresi cuore e polmoni, portando alla morte per arresto cardiorespiratorio. Ama vivere principalmente nelle foreste pluviali della Colombia. In Venezuela, in Brasile e nella Guyana francese vive invece la rana okopipi, anch’essa letale all’uomo e caratterizzata dal colore blu con puntini neri e gialli.
Rane velenose nel mondo: le 12 più pericolose per l’uomo
In Madagascar vivono la rana pomodoro e la rana arlecchino; come indicano i nomi, la prima è di un colore rosso acceso, mentre la seconda varia tra le combinazioni nero-bianco-rosso e nero-giallo-arancio. La prima causa solo una specie di reazione allergica, mentre la seconda ha un effetto paralizzante e letale per l’uomo. Nel Centro America troviamo le razze endemiche del dendrobate pigmeo e del dendrobate dorato. Entrambe le specie vengono comunemente tenute in cattività e il loro veleno non è letale per l’uomo, causa soltanto un’irritazione cutanea, simile ad uno sfogo allergico.
Una è la rana bicolore dalle zampe nere, famosa perché i maschi della specie si prendono cura dei girini trasportandoli sulla schiena anche arrampicandosi sugli alberi. Poi abbiamo la rana velenosa di amarakeri, che prende il nome dalla popolazione degli Amarakaeri, una tribù indigena del sud del Perù. La rana è stata scoperta soltanto nel 2017 perché ne esistono pochissimi esemplari e vivono soltanto nel distretto di Manù. La terza è la rana velenosa di Summers, scoperta nel 2008 e che vive lungo il fiume Huallaga, in Perù. Infine anche la rana di Lehmann è a rischio estinzione e vive in una piccola area della Colombia. In coda tra le razze più pericolose di rane velenose troviamo la raganella di Bruno e la raganella di Greening, le uniche due specie conosciute che possiedono delle spine per inoculare il veleno.