Possiamo dare ai nostri animali domestici farmaci adatti per l’uomo? E’ bene avere una risposta certa a questa domanda per non commettere danni.
Chi ha avuto almeno una volta nella vita uno o più animali domestici sa bene quanto sia forte il legame che si crea, al punto tale da considerarli parte della famiglia. Staccarsi anche solo per poche ore, come accade quando si deve andare al lavoro, può risultare difficile, proprio per questo in tanti desiderano averli al proprio fianco anche di notte.
Inevitabilmente, non può che essere naturale sperare che siano sempre in buona salute, anche se ovviamente questo non è sempre possibile. Sottoporli a controlli periodici, non solo per il vaccino annuale, è importante, in modo tale da ridurre il più possibile il rischio di dover correre in clinica per un’emergenza, ma anche questa possibilità non può essere esclusa del tutto.
Farmaci umani agli animali domestici: cosa è meglio fare
Improvvisarsi quando si vedono i nostri animali domestici stare male non è certamente la soluzione migliore, soprattutto perché il veterinario di fiducia può avere un loro storico e sa indicare come comportarsi a seconda dei casi.
A volte, però, può capitare di vedere il nostro amico a quattro zampe non in perfetta forma e abbattuto, apparentemente senza ragione. Cosa fare se non si ha la possibilità di recarsi in clinica rapidamente per chiedere un consulto?
La tentazione sarebbe quella di provare ad alleviare il suo malessere dandogli alcuni dei farmaci adatti per l’uomo, ma è davvero questa la soluzione più adatta o rischiamo che la situazione possa peggiorare?
Al momento secondo la legge il veterinario può trattare l’animale solo con farmaci specie-specifici. Solo se questi non dovessero essere disponibili, è possibile prescrivere farmaci autorizzati in Italia per l’uso su un’altra specie animale. Dare medicinali pensati per l’uomo è consentito solo se non ne esiste uno a uso veterinario per lo stesso scopo.
Il veterinario decide cosa fare
Attualmente è possibile trovare in commercio farmaci per animali domestici e per umani che hanno lo stesso principio attivo, ma con un prezzo differente. Tra questi possiamo contare alcuni antibiotici e i medicinali per i soggetti epilettici.
Basti fare l’esempio di uno dei più conosciuti, l’Amoxicillina, disponibile in vendita come Augmentin (viene prescritto, ad esempio, prima dell’estrazione di un dente), in vendita a uso umano a poco più di 3 euro, mentre quello a uso veterinario equivalente, il Synulox, può essere acquistato a 23,70 euro.
La decisione finale, come è giusto che sia, spetta al medico, che dovrà valutare caso per caso quale sia la soluzione migliore. La scelta dovrà essere fatta sulla base dei dosaggi richiesti, ben sapendo che questi possono variare a seconda del peso. I farmaci a uso veterinario, invece, sebbene più costosi, hanno il vantaggio di essere già predisposti sulla base di quale possa essere il peso dell’animale.
