Un nuovo studio suggerisce che i canguri preistorici potrebbero aver camminato su due zampe invece di saltare.
È difficile immaginare un canguro che non salti sfruttando l’energia elastica delle sue potenti zampe posteriori. Ma i ricercatori affermano che alcuni canguri giganti estinti, lontanamente imparentati con quelli ancora vivi, probabilmente camminavano più come umani, su due gambe, e usando una gamba alla volta.
Infatti, lo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Bristol e dell’Università di Uppsala, ha rivelato che alcuni antichi canguri non possedevano l’iconica “andatura saltellante”.
Canguri che non saltellano
Pubblicata sulla rivista scientifica Alcheringa: An Australasian Journal of Paleontology, la rassegna presenta un’esplorazione approfondita delle prove fossili che coprono oltre 25 milioni di anni.
I risultati dimostrano che la capacità di saltare e la resistenza ad alta velocità, che è prevalente nella specie attualmente conosciuta, era probabilmente rara o assente nella maggior parte dei lignaggi di canguri, ad eccezione di pochi eletti. La scomparsa della diversità dell’andatura del canguro ha coinciso con le estinzioni del tardo Pleistocene di animali più grandi, sia in Australia dove sono stati recentemente abbattuti milioni di canguri che in altri continenti.
Uno studio precedente si era concentrato sui “canguri giganti”, noti come stenurini, che hanno prosperato in Australia per 12,5 milioni di anni, prima della loro estinzione 30.000 anni fa. Questi antichi giganti, a differenza dei loro parenti moderni, camminavano in modo sorprendentemente umano, con prove che indicano che si appoggiavano su una gamba alla volta, proprio come gli umani.
Lo studio
I ricercatori hanno utilizzato prove fossili e una nuova analisi dei dati della tibia e della caviglia per svelare il mistero dietro l’evoluzione della specie e come i macropodoidi si siano spostati negli ultimi 25 milioni di anni.
Secondo la pubblicazione, il famoso “canguro volante”, che molte persone vedrebbero come l’apice dell’evoluzione del canguro, rappresenta in realtà uno dei tanti modi alternativi in cui questi animali si sono evoluti per avere successo in habitat particolari.
“In effetti, i moderni grandi marsupiali saltellanti sono l’eccezione nell’evoluzione dei canguri“, afferma la paleontologa dei vertebrati Christine Janis, dell’Università di Bristol, autrice principale dello studio.
Insomma, questi animali erano molto diversi fino a 50mila anni fa, il che potrebbe anche significare che l’habitat in Australia allora era piuttosto differente da oggi.
I primi tipi di tale specie riconosciuti tra il tardo Oligocene e il Miocene medio, noti per essere esistenti da 25 a 15 milioni di anni fa, molto probabilmente usavano il balzo quadrupede, l’arrampicata e il salto di velocità più lento come modalità di locomozione primario.