I nei della pelle possono offrire una possibile via per trattare la caduta dei capelli, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature.
Per quasi un decennio, gli scienziati dell’Università della California di Irvine hanno studiato i nei della pelle per capire perché producono peli così lunghi. Il loro nuovo documento mostra che tali nei contengono particolari molecole che promuovono la crescita dei capelli.
In fase di test
Le persone normalmente perdono tra i 50 ei 100 capelli al giorno, quindi generano nuovi capelli dalle cellule staminali nei follicoli piliferi. Ma, negli individui con calvizie o alopecia le cellule staminali giacciono dormienti, quindi i nuovi capelli non possono crescere.
Negli esperimenti sui topi, il gruppo di ricerca ha dimostrato che una molecola chiamata osteopontina, che è particolarmente importante nei nei pelosi, potrebbe attivare le cellule staminali del follicolo pilifero che erano precedentemente dormienti.
I ricercatori lo hanno testato innestando campioni su topi, quindi dando agli animali tre iniezioni della molecola, distanziate di un giorno. In pochi giorni, le iniezioni hanno aiutato i topi a far crescere nuovi peli di circa 1 centimetro. Per verificare che l’osteopontina fosse responsabile della crescita dei peli, i ricercatori hanno anche iniettato una proteina neutra in un punto diverso della pelle, ma in quella zona non sono spuntati nuovi peli.
Nei pelosi per far crescere i capelli: la scoperta
Un neo comprende gruppi di cellule che contengono la melanina del pigmento della pelle. Queste cellule pigmentate nel nevo sono chiamate melanociti e sono soggette a senescenza o invecchiamento. Tuttavia, i peli che crescono dalla pelle del neo, di solito sono lunghi e spessi, simili a capelli giovanili. Questi peli, che crescono dalla pelle crivellata di melanociti invecchiati che teoricamente ostacolano qualsiasi tipo di rigenerazione, hanno dato una nuova idea ai ricercatori.
Lo studio ha scoperto che la chiave di questa crescita è la proteina osteopontina, che abbonda in questi nei pelosi. Sebbene la molecola non sia stata precedentemente associata alla crescita dei capelli, ora potrebbe essere la protagonista dei futuri trattamenti di rigenerazione dei capelli. I melanociti emettono osteopontina, mentre le cellule staminali dei capelli creano la sua molecola recettore compagna chiamata CD44. Quando l’osteopontina e il CD44 si uniscono, le cellule iniziano a crescere e a far spuntare i peli.
La semplice iniezione di questa proteina o della sua molecola compagna potrebbe potenziare le cellule staminali dei capelli, stimolando la crescita. L’autore dello studio, Maksim Plikus, professore di biologia cellulare dello sviluppo presso l’Università americana, ha affermato che l’iniezione diretta di queste molecole nella pelle in un processo simile al Botox può favorire la crescita dei capelli.