Determinati animali sono generalmente più timidi rispetto ad altri: ecco di quali si tratta e cosa si intende in questo caso per timidezza.
Solo in tempi piuttosto recenti, la scienza ha cominciato ad interessarsi agli animali anche dal punto di vista della personalità definendola come l’insieme dei tratti comportamentali e fisiologici, relativamente stabili e ripetibili nel tempo e/o in differenti situazioni, che un individuo esprime con maggiore/minore frequenza o con maggiore/minore intensità rispetto ad altri individui appartenenti alla sua specie.
Fra questi tratti comportamentali, a destare grande interesse sono la timidezza o l’audacia e cioè la reticenza verso contesti potenzialmente pericolosi o, al contrario, la spiccata propensione al rischio che implica l’esplorazione di nuovi ambienti o situazioni. Entrambe le caratteristiche presentano alcuni vantaggi a seconda delle circostanze: gli animali più timidi saranno favoriti quando le risorse alimentari non scarseggiano ed esiste un alto rischio di diventare prede; quelli più audaci trarranno beneficio in condizioni contrarie. Chiarito ciò, possiamo passare ad elencare il gruppo dei ‘timidoni’ nel mondo animale.
Animali timidi, incredibile ma vero: sono proprio loro
Sappiamo che molti di voi non lo avrebbero mai immaginato, ma in base ad una ricerca svolta su un campione di volpi americane reinserite in un contesto naturale dopo un periodo trascorso in cattività, si è scoperto che tra loro c’erano alcune timide, cioè meno portate ad allontanarsi dalla loro tana.
A figurare tra i più schivi del regno animale ci sono anche le lucertole: la loro riluttanza a mostrarsi troppo consente loro di sfuggire a vari predatori e non finire inghiottite da serpenti e rospi.
Ci sono poi i grilli che tendono ad essere più audaci da giovani, ma che col passare del tempo diventano più ‘riservati’, soprattutto se maschi. Questa differenza con le femmine della stessa specie potrebbe dipendere dal fatto che per ‘corteggiare’ le potenziali compagne cercano di richiamare la loro attenzione finendo con l’essere intercettati dai predatori.
Anche tra le formiche esistono quelle più timide: è il caso delle formiche rosse e più in generale di quelle che rientrano nel genere Myrmica, dove le operaie che si occupano di fare provviste di cibo e proteggere le uova e le larve hanno una condotta più defilata.
Nella lista troviamo anche alcune pecore (che tendono a non allontanarsi da sole dal resto del pascolo ed appaiono reticenti nei confronti delle persone), alcune cinciallegre e i pesci. Tra questi ultimi vediamo che i rutili, essendo più timidi, corrono minori rischi di essere catturati da predatori.
Quale tra quelli menzionati non avreste mai immaginato facesse parte del gruppo di animali più insicuri per natura?