Prendersi cura di un uccellino caduto dal nido necessita di alcune accortezze. Ecco cosa fare per non sbagliare.
Solitamente, le uova deposte dagli uccelli si schiudono a partire dalla stagione primaverile. I pulcini, nelle prime settimane di vita, hanno bisogno di tantissime attenzioni per crescere. I genitori, grazie all’istinto, sono in grado di prendersi cura di loro in modo efficace. A volte, però, durante una passeggiata nel parco, è possibile imbattersi in un piccolo caduto dal nido.
Sono tanti i fattori alla base di questo pericoloso fenomeno. Il rischio di non sopravvivere, purtroppo, è altissimo. Il primo istinto è quello di raccogliere l’animaletto per metterlo in salvo, ma in questo modo si può compromettere ancora di più la sua situazione. Fortunatamente, esistono delle indicazioni da seguire per fornire un aiuto concreto. Ecco di cosa si tratta.
Pulcini caduti dal nido: ecco cosa fare per prendersi cura di loro
I pulcini, quando nascono, si trovano in una condizione di forte vulnerabilità. Sono privi di piume, non possono volare per scappare dai pericoli e non sono in grado di alimentarsi da soli. La mamma e il papà, alternandosi tra loro, forniscono loro tutto il supporto necessario, ma cosa accade se qualcosa va storto? Non è insolito trovare a terra dei piccoli caduti dal nido.
In base alle diverse fasi di sviluppo, si devono seguire accorgimenti diversi, ma il primo passo da fare è quello di non raccogliere l’uccellino. I genitori, solitamente, continuano a prendersi cura di lui anche in questa situazione. Ovviamente, non si può sottovalutare la presenza di fattori esterni allarmanti come il potenziale attacco di altri animali o le azioni atmosferiche. In questo caso, si può posare delicatamente sul ramo più vicino, in modo da sottrarlo a determinate insidie.
A volte, però, non si può fare a meno di portare a casa con sé. In attesa del parere di un veterinario esperto, ci sono due fattori da tenere in considerazione: la temperatura e l’idratazione. Gli uccellini privi di piume, quindi al di sotto dei sette giorni di vita, hanno bisogno di una temperatura compresa tra i 30 e i 32 gradi, mentre, a seguito della comparsa delle prime piume ci si può limitare a mantenerla tra i 21 e i 27 gradi.
Non bisogna assolutamente nutrirli con cibi non adatti. Dare latte, pane o biscotti è pericolosissimo per la loro sopravvivenza. È preferibile dare priorità all’idratazione, orientandosi verso una soluzione isotonica, preparata con un litro d’acqua calda, un cucchiaio di zucchero e un cucchiaino da tè di sale fino. Il pulcino, essendo privo di autonomia, dovrà essere aiutato a mangiare tramite l’uso di una siringa senza ago o del proprio dito.