Gli elefanti sono sicuramente animali molto affascinanti, ma conosci tutti i loro segreti? Ecco svelata la funzione dei loro baffi.
Il mondo degli animali è davvero molto affascinante, soprattutto se si va a notare i piccoli particolari delle creature che popolano il nostro mondo.
Tra gli animali più mastodontici del pianeta ci sono sicuramente gli elefanti che hanno delle caratteristiche conosciute da tutti come la proboscide o le zanne d’avorio, ma sapevate che anche loro hanno i baffi?
Hanno una funzione ben specifica e ora ve la sveliamo.
Quando parliamo di “baffi” subito ci vengono in mente diversi animali che hanno una vistosa peluria sul muso, come ad esempio i gatti che vivono ogni giorno nelle nostre case. I baffi dei felini prendono il nome di vibrisse e sono degli strumenti utilissimi per i gatti: grazie a loro, infatti, possono calcolare le distanze per un salto e percepire ostacoli e pericoli intorno a loro.
I baffi degli elefanti sono abbastanza diversi, ma hanno comunque una funzione ben precisa e molto utile per questi pachidermi.
Baffi degli elefanti: ecco come sono fatti
Se pensiamo ai baffi degli elefanti come peluria molto lunga e vistosa, come quella che abbiamo noi esseri umani, ci sbagliamo di grosso.
I baffi degli elefanti sono in realtà molto piccoli e si notano davvero poco a meno che non li osserviamo da distanza molto ravvicinata.
Rappresentano una serie di peletti che si trovano principalmente all’estremità inferiore della proboscide di questi grossi animali.
La proboscide è una parte anatomica fondamentale per gli elefanti dato che ha davvero mille utilizzi per questi pachidermi: la principale la conosciamo tutti, ovvero che la utilizzano per raccogliere cibo o altri oggetti come una sorta di braccio prensile.
È proprio in questa funzione di raccolta che entrano i gioco i baffi che giocano un ruolo fondamentale per il giusto movimento ed equilibrio dell’elefante.
Hanno una funzione molto utile per questi animali
Gli scienziati hanno studiato molto i baffi degli elefanti proprio per capire il loro funzionamento, dato che nessuna parte del corpo degli animali è presente per puro caso.
Si è osservato, infatti, che a differenza di quelli di altri animali, come felini e roditori, i baffi degli elefanti non si muovevano in nessun modo e non venivano usati per “perlustrare” l’ambiente circostante.
Alla fine si è scoperto che i baffi degli elefanti sono degli strumenti utili per far capire all’animale quanta pressione esercitare quando deve sollevare un oggetto dal terreno.
Uno strumento davvero molto utile considerando che questi grossi mammiferi utilizzano la proboscide per raccogliere sia oggetti leggeri, come foglie e arbusti, sia oggetti più pesanti.
