La dieta Barf potrebbe causare dei rischi al tuo cane o gatto. Scopriamo insieme cosa comporta questa alimentazione.
La dieta Barf, ovvero bones and raw food, significa alimentazione basata su ossa e carne cruda. Si sta diffondendo sempre di più fra i padroni di cani e gatti. L’attenzione principale ricade sui cani, i quali sono diretti discendenti dei lupi. Infatti si è ritenuto che il lupo cibandosi di carne cruda nella natura, abbia sviluppato una massa e una forza che lo abbiano reso un animale simbolo di potenza.
Per questo motivo con questa dieta si pensa che si possa conferire al cane una salute migliore. Questo perché con l’avvento delle crocchette gli animali sono stati abituati ad un’alimentazione che gli facesse avere un corpo più debole e minuto. Ma scopriamo quali sono i possibili rischi legati a questa particolare dieta.
I rischi legati alla Barf
I principali aspetti negativi sono legati alla difficoltà di trovare alimenti di alta qualità, infatti la carne cruda potrebbe presentare il rischio di contaminazione batterica. Per questo motivo conviene congelare la carne destinata al cane, al fine di eliminare la maggior parte dei batteri presenti.
Il secondo rischio è legato alla consumazione delle ossa. Questo perché nel momento in cui l’animale mangia un osso, potrebbe creare dei piccoli pezzi pericolosi quando ingeriti. Infatti con la creazione di scaglie d’osso esiste il rischio che si incastrino nella gola.
Per eliminare il problema bisognerebbe optare alla triturazione delle ossa assieme alla carne. Oppure sarebbe necessario scegliere delle ossa di ottima qualità che diminuirebbero il problema.
Un ulteriore problema è legato all’eccesso di proteine assunte durante l’alimentazione e la mancanza di carboidrati. Inoltre mangiando le ossa il calcio assunto nell’alimentazione è troppo, tanto da poter conferire dei danni a livello osseo e renale. Infine se viene dato troppo fegato, durante l’alimentazione di carne cruda, ci potrebbe essere un’ assunzione eccessiva di vitamina A.
La cosa fondamentale è fare affidamento al veterinario che farà riferimento alla razza, al peso e all’età per vedere cosa è meglio per il tuo cane o gatto. Oppure, in alternativa, un nutrizionista potrà calcolare la quantità di cibo ideale. In ogni caso solitamente un cane o un gatto dovrebbero assumere una quantità pari al 3%, in relazione al peso ideale. Se invece l’animale è molto attivo può arrivare ad un 4%.
In conclusione, nonostante gli aspetti positivi della Barf, abbiamo notato che se non affrontata adeguatamente, potremmo danneggiare la salute dell’animale piuttosto che migliorarla.