Curiosità

Tutte le curiosità che non sai sui mancini: anche gli animali lo sono

I mancini utilizzano la parte sinistra del corpo ma ci sono tante altre curiosità che nessuno conosce anche sugli animali che lo sono.

La scienza attesta che il 10% della popolazione è mancina, quindi una percentuale nettamente inferiore rispetto alla maggioranza. Tuttavia è importante capire che c’è differenza tra la manualità mista e l’essere proprio mancini.

Gli animali sono mancini o destrimani? (velvetpets.it)

Le ricerche hanno determinato quali sono i fattori che determinano questa condizione, la genetica ha un ruolo chiave ma ci sono anche fattori esterni che possono influenzare o meno la condizione.

Anche gli animali sono mancini

Una questione particolare è che già nel feto si può vedere se una persona è mancina o meno in base a come il bambino succhia il dito della mano. Questa caratteristica sarà la stessa per tutta la vita.

I mancini non sono penalizzati dalla condizione anzi, in alcuni sport come ad esempio lo scontro uno a uno nella scherma, nel tennis o nella boxe possono avere la meglio perché di fatto utilizzano l’altra parte del corpo e quindi hanno un effetto sorpresa.

Gli animali che sono mancini (velvetpets.it)

La cosa incredibile è sapere però che anche gli animali sono mancini, cosa che praticamente nessuno immagina. Questi hanno una spiccata manualità, quindi ci si rende subito conto se sono mancini o meno, nel loro caso è un fattore propriamente genetico. Tra gli animali mancini ci sono gli scimpanzé selvatici che amano usare la parte sinistra per il nutrimento o per la caccia.

La cosa incredibile è che nel 51% delle specie animali viene usato un arto a preferenza dell’altro. Nel 32% delle specie invece gli animali sono o mancini o destrimani quindi non possono cambiare la condizione, nel resto dei casi invece è una semplice scelta.

Il mancinismo nei gatti o nei cani è quattro volte più probabile rispetto all’essere umano, tra le altre specie mancine ci sono granchi blu giapponesi, polpi e canguri. Guardando al mondo animale però si notano delle differenze. Secondo gli studi, questi hanno la capacità di scegliere, nella maggior parte dei casi, quale arto preferire. Quindi non si tratta proprio di una questione dettata in modo univoco come accade invece per gli esseri umani.

Gli animali sono esseri sorprendenti ma c’è di più, sono anche in grado di sfruttare questo dettaglio a proprio vantaggio in base a ciò che è meglio in quel momento, che si tratti di caccia o di doversi alimentare, possono optare per un arto piuttosto che l’altro.

Valentina Giungati

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