Esiste un pregiudizio diffuso sui cani di piccola taglia: sono considerati aggressivi e ingestibili, ma da cosa dipende la vivacità del cane?
In molti ritengono che i cani di piccola taglia siano fondamentalmente ingestibili. L’archivio web è pieno di video apparentemente ironici che ritraggono bassotti, pincher e chihuahua in uno stato di alterazione e malessere. Peccato che, dietro questi sketch “comici”, di divertente ci sia ben poco.
L’aggressività nei cani di piccola taglia infatti nasce dall’esasperazione prodotta dal padrone, dagli altri cani e da chiunque mini la sua serenità e soprattutto la sua stessa sicurezza.
Il fatto che siano piccoli – e conseguentemente innocui – causa una conseguente mancanza di rispetto nei confronti della razza. Il padrone (come chiunque altro) non ha paura di farsi male e quindi lo tratta a suo piacimento.
Appaiono così video di persone che stuzzicano frequentemente le orecchie del cane, la coda, ma anche le zampine; per non parlare poi degli sketch dove il padrone volontariamente infastidisce il cane fino a portarlo all’esasperazione.
Comportamenti di questo tipo, producono un pensiero decisamente angosciante nella mente del piccolo, il quale risponde agli input di invasione con una spontanea aggressione. Associa l’essere umano ad una creatura fastidiosa, nata per irritarlo. Per cui, tutte le volte che qualcuno si avvicinerà anche solo per accarezzarlo, il cucciolo mostrerà i denti ed inizierà ad abbaiare. Eppure, non è finita qui.
I cani di piccola taglia sono aggressivi? La vivacità del cane dipende da un motivo preciso
Partiamo dal presupposto che la maggior parte dei cani di piccola taglia possiede un grande temperamento. Sono sicuramente più dinamici e giocherelloni, per cui necessitano di un padrone che sappia sfruttare positivamente la loro energia. Un compagno di vita fastidioso oppure iperprotettivo potrebbe dunque rovesciare la medaglia, provocando nel cane irascibilità e aggressività.
La razza più suscettibile in assoluto è riconducibile al chihuahua. Sapete perché? Generalmente, i padroni tendono a tenere il piccolo in braccio costantemente oppure in borsa. In questo modo, isolano il cane, impedendogli di costruire una sana giovialità con gli altri esemplari. L’animale avverte questa iperprotettività e di conseguenza sviluppa un atteggiamento iper-difensivo nei confronti del mondo esterno.
Inoltre, capita spesso che i cani di piccola taglia vengano presi in braccio contro la propria volontà, minando così la loro libertà di azione. Questi comportamenti scorretti contribuiscono dunque ad esasperare il cane, il quale diventa conseguentemente aggressivo. I cani piccoli pertanto vanno trattati esattamente come i “cugini” più grandi e soprattutto vanno rispettati in quanto creature viventi.
