Potrebbe sembrare facile ma pulire un acquario non è certo una passeggiata: in tantissimi commettono questi errori. E tu?
Gli acquari in casa – e tantissimi italiani ne hanno almeno uno – danno di certo un tocco di classe e bellezza alle nostre abitazioni. Qualcosa che va certamente oltre la semplice “casa” dei nostri amici pesci e che diventa un vero e proprio pezzo di arredamento da incastrare perfettamente nell’armonia della casa, tra colori e riflessi di luce.
Eppure, nonostante questo, in tantissimi commettono diversi errori per la gestione e la pulizia di un acquario. Pensare di aver reso pulito quello spazio semplicemente svuotando l’acqua e pulendo i vetri con il detersivo è un errore abbastanza comune. Ma qual è la procedura corretta?
Pulire l’acquario: perché è importante non sbagliare
I pesci necessitano di cura ed attenzione e il loro ambiente, ricostruito in un acquario, deve essere sempre pulito per evitare il sorgere di malattie. Partiamo dunque da un errore già accennato, ovvero l’utilizzo del sapone o del detersivo: i prodotti che abbiamo in casa, e che usiamo abitualmente sulle altre superficie, lasciano dei residui chimici. Questi residui possono risultare fatali per i pesci.
Dunque cosa usare? Partiamo dal raschietto: bisogna lavorare di gomito e pulire le superfici dell’acquario e quelle degli oggetti (casette, pietre e altre micro-costruzioni) che si trovano all’interno almeno una volta alla settimana. Questo perché le alghe che si formeranno sulla loro superficie contengono dei batteri che potrebbero col tempo inquinare la stessa acqua ed essere nocive per gli stessi pesci.
Esiste poi un altro rimedio, ovvero l’innesto nell’acquario dei cosiddetti pesci pulitori. Si tratta di piccoli pesci che, naturalmente, divorano piccoli rifiuti e sporcizia che si depositano nel tempo nell’acqua. Attenzione però: questa non è una singola risposta, anche con i pesci pulitori la pulizia dell’acquario dovrà avvenire almeno una volta alla settimana. In più, con l’aiuto di un esperto, assicuratevi che tali specie siano compatibili con quelle già presenti nell’acquario.
Così si evitano i problemi per l’acquario
Fatte queste precisazioni, arriviamo alla pulizia dell’acquario vera e propria, partendo dal filtro (se l’acquario in questione ne possiede uno, chiaramente). Di norma, quando comprate un acquario del genere, nello stesso negozio – o la ditta fornitrice – vi spiegherà quali sono i tempi perfetti per la pulizia, generalmente ogni 15 giorni, o che oggetti usare. Spesso, tali oggetti, vengono venduti in blocco con lo stesso acquario. Ad ogni modo ricordare di pulire il filtro per bene e di farlo separatamente dal resto dell’acquario.
Un errore abbastanza comune che si commette in questi casi è svuotare completamente l’acquario e pulirlo. Ma questo non serve: basterà cambiare l’acqua ogni due/tre giorni, ma soltanto per almeno 3/4 del riempimento previsto per l’acquario. In questo modo i pesci avranno a disposizione abbastanza acqua per muoversi, mentre voi innesterete acqua pulita e nuova successivamente.