Ti sei mai chiesto perché i cavallucci marini abbiano questa forma così inusuale? È la scienza a darci la risposta.
La varietà di animali esistenti al mondo è incredibile e ci permette di ammirare come madre natura si si è espressa nei modi più svariati.
Un animale davvero affascinante è il cavalluccio marino: è un pesce osseo appartenente alla famiglia Syngnathidae, dall’aspetto bizzarro e colorato. Molte specie presentano colori sgargianti e vivaci, soprattutto i maschi durante il periodo riproduttivo.
Cavallucci marini, creature meravigliose degli abissi
L’habitat naturale dei cavallucci marini si trova nelle acque tropicali e temperate di tutti gli oceani: prediligono i mari bassi e caldi, in particolare le zone ricche di vegetazione acquatica come barriere coralline, lagune e praterie di Posidonia. Si nascondono tra le alghe e le piante marine, utilizzandole come riparo dai predatori. La dieta dei cavallucci marini è basata principalmente su piccoli invertebrati acquatici come crostacei, molluschi e vermi marini. Alcune specie si nutrono anche di pesci più piccoli che riescono a catturare grazie al lungo becco prensile.
Hanno sviluppato ricchi rituali di corteggiamento, spesso accompagnati da danze durante le quali i maschi cercano di attrarre le femmine. Le uova sono deposte attaccate alle piante acquatiche o alla coda del maschio, che provvede alla loro difesa e ossigenazione fino alla schiusa. In generale, i cavallucci marini sono animali di piccole dimensioni, che raggiungono al massimo i 30-40 centimetri di lunghezza.
E proprio sul loro corpo ci vogliamo soffermare un attimo per parlare della loro forma così unica e particolare.
Perché i cavallucci marini sono a forma di S: la risposta
La forma del loro corpo è stata studiata e analizzata da una ricerca che è stata effettuata all’Università di Antwerp in Belgio: sono stati studiati i meccanismi di controllo motorio in modo da comprendere come mai la sua forma si è evoluta fino ad assomigliare a una S.
I cavallucci mandrini non nuotano attivamente verso le prede, ma le attendono rimanendo fermi per poi catturarle con una rapida torsione dorsale della testa che consente loro di catturare con facilità le prede. La forma particolare della testa consente loro di poter cacciare in una distanza maggiore rispetto ad altri pesci, e ciò significa che hanno la possibilità di cacciare in uno spazio più ampio rispetto ai pesci che adottano la stessa tecnica di rimanere fermi, ma che non possono compiere torsioni del busto.
Secondo la biomeccanica, le curve del loro corpo sono frutto di una selezione naturale che consente loro di catturare le prede con più facilità e di nutrirsi, sto sopravvivendo ad altre specie che invece rischiano di non riuscire a mangiare così facilmente.