Curiosità

Si possono tagliare i baffi ai propri gatti? A cosa servono e perchè è meglio non farlo

Si possono tagliare i baffi ai gatti, peculiarità dei nostri amici felini? A cosa servono e perché è meglio non farlo.

I nostri amici felini sono degli animali eleganti e sinuosi, dotati di un grande fascino in grado di ipnotizzare anche noi umani. Quando li abbiamo in casa ci abituiamo alla loro riservatezza e al fatto che necessitano dei loro spazi, sebbene, di tanto in tanto, possano rivelarsi anche molto affettuosi.

Oltre ad un’indubbia bellezza, a caratterizzare il gatto sono anche i baffi che si trovano sul suo musetto. 

Tagliare i baffi al gatto: è giusto o è un errore? (velvetpets.it)

A volte ci chiediamo se non sarebbe il caso di spuntarli, poiché tendono a diventare anche molto lunghi e abbiamo timore che possano finire incastrati da qualche parte o essere un fastidio per il nostro cucciolo. Ma sarà giusto? Cosa dobbiamo assolutamente sapere per evitare di sbagliare.

Baffi del gatto, si possono tagliare? Cosa dobbiamo sapere per evitare errori

Forse non tutti sanno che i baffi nel felino prendono il nome di “vibrisse”. E non si tratta di un semplice tratto estetico, come molti possono pensare perché i baffi hanno una funzione specifica per i nostri cuccioli. Di che si tratta?

In media, sul muso di un gatto adulto, possiamo contare circa 24 baffi, distribuiti in modo preciso. La loro lunghezza è in genere proporzionale alla grandezza del micio e hanno la funzione di “apprendere informazioni” di vario genere.

Qual è la funzione dei baffi nel gatto: a cosa servono (velvetpets.it)

Potremmo definirli una sorta di ricettori attraverso i quali i gatti assorbono dati dall’ambiente circostante, come spazio o temperatura. Tornano utili soprattutto per quanto riguarda oggetti molto prossimi al cucciolo, in quanto, al contrario di ciò che si pensa, la vista dei mici non è infallibile se osservano qualcosa da vicino.

Allo stesso tempo, osservando i baffi del gatto, potremmo comprendere molto del suo umore e di come si sente in un momento preciso. Quando li tiene verso il basso, “rilassati”, ad esempio, significa che è a suo agio e si sente al sicuro. Se, invece, i bassi vanno verso le orecchie significa che il gatto è arrabbiato. Quando, invece, il micio è felice, i baffi sono rivolti in avanti.

Per questo non dovremmo mai essere noi a tagliarli, priveremmo il micio di uno strumento utile e indispensabile anche per la sua sopravvivenza perché senza i baffi per i felini è difficile orientarsi. Capita, però, che possano staccarsi o cadere ma, in questo caso, non c’è niente di cui preoccuparsi: ricresceranno in piena autonomia nel giro di poco.

Angelica Gagliardi

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