Dall’Organizzazione Internazionale Protezione Animali arrivano due nuovi casi di denuncia per maltrattamenti. Questa volta a farne le spese sono due cani e a rendere noto quanto accaduto le guardie zoofile della sezione Oipa di Milano.
Oipa rende noti due nuovi casi di maltrattamento ai danni di due cani, un Pitbull e un Corso. Le due vicende parallele arrivano dalla Lombardia, a denunciare quanto accaduto, infatti, le guardie zoofile dell’Organizzazione Internazionale Protezioni Animali che operano a Milano. Oipa approfitta di quanto successo per invitare, come sempre, a denunciare e segnalare situazioni in cui gli animali sono tenuti in condizioni di degrado o abbandono. Evidenti casi di maltrattamenti che possono procurare conseguenze tragiche nelle povere vittime indifese.
L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali inviata a rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile che, in caso di segnalazioni, agiranno sempre nel pieno rispetto della privacy ma saranno sempre pronte ad intervenire per la tutela degli animali. Così come accaduto nei giorni scorsi ad opera del nucleo Oipa di Milano. Due i sequestri degli ultimi giorni, un Pitbull e un cane Corso sono stati portati in salvo e ora attendono una nuova vita. Nel dettaglio, il Pitbull è stato sequestrato dalle guardie Oipa in collaborazione con i Carabinieri di Motta Visconti e la Polizia locale. Come racconta Fabio D’Aquila, coordinatore delle guardie zoofile di Milano e provincia: “Il povero cane era denutrito e viveva relegato. Era detenuto in un balcone in condizioni igienico-sanitarie pessime“.
Come ha tenuto a precisare ancora D’Aquila, tuttavia: “Non abbiamo potuto sanzionare il proprietario poiché è già aperto a suo carico un procedimento penale a seguito della denuncia di un privato. Il cane ora si trova nel canile sanitario di Sedriano dove verrà sottoposto ad accertamenti sanitari, dopodiché probabilmente sarà trasferito al canile del Comune in cui è stato sequestrato“. Il Pitbull potrebbe essere chiesto in affido temporaneo fino alla fine dell’iter giudiziario. Terminato questo processo potrà essere adottato definitivamente.
Per quanto riguarda il cane Corso, invece, la sua triste storia racconta una vita in catene 24 ore al giorno. Privo di acqua e costretto in quelle condizioni da circa sette mesi. Come rivela una nota ufficiale di Oipa, la stessa proprietaria del cane avrebbe dichiarato di non averlo mai portato fuori in passeggiata dalla separazione con il marito. Inoltre, le guardie zoofile hanno scoperto che il Corso non seguiva neanche un’alimentazione adeguata alla sua specie. Al momento del sequestro, difatti, era sottopeso di almeno 20 chili. Come spiega ancora il coordinatore delle guardie zoofile di Milano e provincia: “Lo abbiamo sequestrato subito dopo la segnalazione per violazione della legge della Regione Lombardia n. 33/2009 e condotto nel canile municipale di Milano“.
In merito alla possibilità di adozione di questo secondo quattro zampe, Fabio D’Aquila ha precisato: “Siamo in attesa della confisca amministrativa e di trovare una nuova famiglia che lo possa accogliere per donargli una vera vita“. E alla luce di quanto accaduto Oipa non può che ribadire il suo impegno verso la tutela di tutti gli animali. E a tal proposito, ricorda sempre di contattare l’associazione stessa in presenza di ogni situazione sospetta.
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