Da Ancona arriva una storia triste la cui protagonista è Iside, un cane abbandonato dopo l’alluvione da un’azienda. Diventata ormai ‘inutile’ la quattro zampe è stata lasciata al suo destino, cambiato solo dopo l’intervento di Oipa.
Si chiama Iside una femmina di quattro zampe salvata dalle guardie zoofile di Oipa. Il suo ruolo era quello di cane da guardia, ma dopo la chiusura dell’azienda presso la quale ‘lavorava’ l’animale è stato abbandonato, come uno scarto. Il fatto risale all’alluvione di Ancona e la triste vicenda di Iside scaturisce proprio da quel drammatico evento. Sicuramente se non fosse stato per l’intervento degli animalisti, le sorti del cane sarebbero sicuramente state più tristi. L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali ha denunciato il proprietario per maltrattamento.
L’abbandono dopo l’alluvione
Come a seguito di ogni caso di abbandono o di maltrattamento di animali, Oipa torna a ricordare l’importanza di segnalare casi di degrado o di violazione dei diritti degli animali dei quali si è a conoscenza. Rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali. La storia di Iside, infatti, insegna che se aiutati in tempo molti animali si possono salvare dalla sorte che qualcun’altro ha scritto per loro. Dopo la chiusura dello stabilimento presso il quale viveva, il cane è stato abbandonato. Solo, malato e senza cure. La storia arriva da Ancona dove un allevamento di bovini ha dovuto chiudere dopo l’alluvione del 15 settembre scorso.
Come racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Ancona, Luana Bedetti: “Iside, così l’abbiamo chiamata, è stata considerata uno ‘scarto‘ dopo la chiusura dell’azienda perché non serviva più, dato che era usata come cane da guardia“. Prosegue la delegata Oipa: “L’abbiamo trovata denutrita, in sottopeso di almeno 10 chili. Con un’alopecia da dermatite da pulci e un tumore che è stato operato d’urgenza pochi giorni fa. Ora si sta riprendendo ma dovrà affrontare un lungo periodo di cure“. A salvare Iside ci hanno pensato le guardie zoofile dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali che hanno denunciato il proprietario per maltrattamento ai sensi degli articoli 544 ter e 727, comma 2, del Codice Penale.
Una seconda vita per Iside
Come fanno sapere ancora da Oipa il tumore esportato ad Iside è al terzo stadio, per questo i volontari hanno deciso di sottoporla ad una tac. L’intenzione è quella di scoprire se ci siano altre metastasi nel corpo della quattro zampe ed, eventualmente, intervenire con le cure veterinarie opportune. “È un cane enorme di una dolcezza unica e ha circa sei anni – prosegue Luana Bedetti – Quando siamo arrivati sul posto per il controllo ci guardava dal cancello della proprietà come a dire ‘non ve ne andate anche voi’“.
“Ora Iside si trova in un rifugio. Seguita giornalmente dai volontari dell’associazione Cuori Pelosi che come sempre in questi casi ci aiuta, e speriamo che possa vivere ancora a lungo una nuova vita fatta di amore e serenità“. L’Oipa, conclude ricordando ancora una volta che le segnalazioni di casi di maltrattamento o degrado possono salvare la vita a tanti animali indifesi.