I gatti muovono le orecchie praticamente in maniera indipendente. Questo affascinante aspetto della vita felina appartiene al mondo complesso e articolato della comunicazione non verbale, di cui gli animali sono estremi protagonisti.
I gatti sono dotati di un’abilità particolare che, senza dubbio, li rende unici. Infatti, questi animali riescono a muovere le loro orecchie in maniera praticamente indipendente dal resto del corpo. Una caratteristica che si lega allo straordinario e complesso mondo della comunicazione non verbale di cui questi animali fanno largo uso. I felini riescono a muovere le orecchie intenzionalmente, per individuare il suono che stanno ascoltando e per comunicare aspetti ben definiti.
L’udito potente dei gatti
Muovendo le orecchie nella direzione del suono, i gatti riescono a sentire meglio, migliorando il loro udito persino del 15/20% in più. Si tratta di un aspetto fondamentale che permette ai felini di cacciare, ma anche di fuggire dai potenziali predatori. Nel movimento delle orecchie sono coinvolti più di 30 muscoli e questo organo sensoriale nei gatti riesce a ruotare di 180°, percependo una gamma di frequenze fra i 45 e i 64 mila hertz. Che tradotto in termini più pratici vuol dire sentire molto meglio di cani, conigli e ovviamente essere umani, riuscendo a raggiungere frequenze molto più basse e molto più alte.
A suscitare interesse verso ogni suono nel gatto è la sua doppia natura di preda e predatore. Una ricerca condotta dall’Università del Wisconsin, pubblicata su Applied Animal Behavioral Science, ha indagato sul tipo di musica preferita dai gatti. Dallo studio è emerso che i gatti preferiscono la musica classica, con una predilezione per le armonie, i battiti e i suoni simili alle fusa. Le orecchie sono uno strumento molto importante per i gatti e, difatti, sono anche il mezzo attraverso il quale esprimono le loro emozioni. Così, per esempio, quando sono dritte con la punta in avanti si tratta di un momento di calma. Ma se le punte sono rivolte all’indietro è una questione involontaria e succede principalmente quando annusano.
Dimmi come muovi le orecchie e saprò cosa vuoi dirmi
Le punte delle orecchie rivolte verso i lati dimostrano che i gatti sono in tensione e si trovano intenti ad osservare tutto quello che accade intorno a loro. Le orecchie piatte sono, invece, sinonimo di ansia o difensiva. Se, invece, si appiattiscono verso dietro allora il gatto potrebbe attraversare un forte momento di stress o di paura. Si tratta di movimenti che, ovviamente, non sono nettamente distinti l’uno dall’altro, quindi per capire lo stato d’animo del micio è importante anche osservare tutta la postura dell’animale. Se il movimento delle orecchie e associato a miagolii, fusa, presenza di altri animali allora assumerà, di volta in volta, un significato diverso.
Infine, il potente udito dei gatti completa quello che viene definito il ‘sesto senso felino’. Non si tratta di un organo specifico, ma di un potenziamento del senso del tatto che si attiva attraverso le vibrazioni. Una particolare sensibilità molto spiccata che coinvolge tutto l’organismo dell’animale. Ad essere attivati sono le loro speciali ‘antenne’, i baffi, e poi anche il resto del corpo fino alle orecchie. Quest’ultime non solo sentono, ma hanno altri ruoli molto importanti. Fornendo l’equilibrio, infatti, le orecchie permettono ai gatti di saltare e rimanere saldi sulle loro zampe per condurre con più agilità la vita di tutti i giorni.