Scoperta un nuova farfalla il cui nome si ispira a Sauron l’Oscuro Signore protagonista della saga Il Signore degli Anelli. Classificato di recente da un team di ricercatori, questo nuovo genere di lepidottero ha un aspetto molto singolare.
Un team di ricercatori del Natural History Museum ha classificato un nuovo genere di farfalla che deve il suo nome a Sauron, l’Oscuro Signore, protagonista della celebre saga Il Signore degli Anelli. Come spiegano i ricercatori, ad ispirare questo singolare nome sarebbero le fattezze del lepidottero, che in qualche modo andrebbero a rievocare quelle del protagonista del romanzo epico high fantasy scritto da J. R. R. Tolkien.
Il nome della farfalla sarebbe Saurona e le macchie presenti sulle sue ali ricorderebbero proprio l’occhio di Sauron. Il genere attualmente include due specie, la Saurona triangula e la Saurona aurigera. Il team di ricercatori del Natural History Museum avrebbe impiegato ben 10 anni per classificare il genere, anche grazie alla collaborazione con altri musei e università internazionali. L’identificazione e la classificazione sarebbero state possibili per mezzo di diverse analisi, tra cui anche un esame avanzato del DNA. Il nome singolare sarebbe stato scelto anche per attirare l’attenzione di altri studiosi e accrescere la ricerca sulla conservazione di una specie che potrebbe essere seriamente a rischio.
Infatti, una delle ricercatrici coinvolte nello studio, Blanca Huertas, avrebbe spiegato al quotidiano inglese The Guardian l’importanza di classificare nuove specie. Come si apprende anche dai risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Systematic Entomology, il bisogno di identificare e studiare nuove specie di farfalla è fondamentale prima che crisi climatica e riscaldamento globale annientino definitamente i loro habitat. Il fatto di dare ai nuovi generi nomi insoliti è proprio un espediente per attirare l’attenzione sulle farfalle di tutto il mondo che oggi sono in pericolo. Partendo solo dal Regno Unito, come evidenzia lo studio, tre quarti delle specie di farfalle si trovano in declino. Ma la minaccia a questi lepidotteri è ormai diffusa in ogni parte del mondo.
A contribuire alla perdita di intere popolazioni sono la distruzione di habitat che si attua attraverso il disboscamento e la deforestazione, ma anche attraverso i cambiamenti climatici. A dare il loro contribuito in negativo anche i pesticidi. Quest’ultimi, in particolare, sono la causa della scomparsa anche di molti insetti impollinatori responsabili della sopravvivenza di interi ecosistemi. Se la lotta al riscaldamento globale tiene conto di molte specie di mammiferi e animali acquatici, è importante anche non perdere di vista gli insetti. Troppo spesso sottovalutati e vittime di pesanti stermini di massa che portano conseguenze anche sugli esseri umani.
Basti pensare come la scomparsa delle api (o di altri impollinatori) andrebbe ad influire sulle coltivazioni e quindi sulle principali fonti di cibo e sostentamento dell’uomo. Come spesso ci troviamo a ribadire, ogni specie vivente ha il suo ruolo cruciale sulla Terra, la scomparsa di anche una sola popolazione potrebbe portare danni importantissimi al Pianeta. Oltre alla perdita incommensurabile del patrimonio faunistico, il pericolo si riversa su tutte le catene di sopravvivenza degli ecosistemi. Per questo è fondamentale tutelare ogni essere, anche il più piccolo.
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