Il profumo è considerato per molti un’arma di seduzione. Uno studio ha dimostrato che anche per le api questo strumento risulta efficace. I maschi di alcune specie, infatti, hanno l’abitudine di creare delle fragranze per attirare l’attenzione delle femmine.
Gli animali non smettono mai di stupirci, è proprio il caso di dirlo. Soprattutto se pensiamo alla capacità che hanno certe creature di svolgere alcune azioni ritenute esclusiva prerogativa umana. Se il profumo, ad esempio, è considerato un’arma di seduzione per gli esseri umani, potrebbe risultare incredibile credere che questo mezzo ha la stessa funzione per alcune specie di api. Eppure è così e a dimostrarlo arriva uno studio dell’Università di Bochum pubblicato su Current Biology. Sarebbero gli esemplari maschi, in particolare, a creare delle fragranze personalizzate per sedurre le femmine.
Gli Euglossini sono conosciuti anche con il nome di ‘api delle orchidee‘ ed appartengono ad una tribù (una divisione tassonomica che sta tra la famiglia e il genere) di api. Il loro nome originale deriva proprio dal fatto che sono in grado di creare dei profumi molto articolari combinando essenze diverse che provengono dalle orchidee. A svolgere questo compito sono i maschi e utilizzano questa loro abilità a scopo prettamente di seduzione. Lo studio dell’Università di Bochum fornisce una spiegazione attendibile a quanto detto, spiegando che i maschi di api si mettono il profumo per attirare le femmine. Aumentando così il proprio successo riproduttivo.
Il fatto che queste api sapessero creare cosmetici era noto già dagli Anni ’70, ma nessuno aveva spiegato quale fosse il segnale preciso che questi insetti intendessero lanciare. Osservare le api durante l’accoppiamento non è sicuramente un’operazione facile, per questo motivo fino ad ora non si trovavano risposte sul perché questi insetti producessero i profumi. Il gruppo di ricerca guidato dal professor Jonas Henske, però, è riuscito ad osservare gli ‘amoreggiamenti’ tra questi insetti. Le api studiate sono state confinate in alcune ‘gabbie di riproduzione‘ create con dovizia di particolari per assecondare in ogni modo possibile l’accoppiamento fra gli animali e agevolare questa delicata fase.
Ai maschi è stata offerta un’ampia selezione di profumi tra cui scegliere. Le api delle orchidee hanno le zampe anteriori pelose, quindi utilizzano i peli per raccogliere le fragranze differenti dei fiori, strusciandosi contro di essi. Poi le miscelano in delle particolari tasche che hanno sulle zampe posteriori. Dopo aver osservato i maschi che producevano le essenze, i ricercatori hanno estratto i profumi e sono passati alla seconda fase dell’esperimento. In questo secondo step i ricercatori hanno messo una femmina nella gabbia dentro la quale si trovava un maschio ‘profumato’ e uno dall’odore neutro.
È stato osservato che, su 27 esperimenti effettuati, la femmina ha scelto per 26 volte il maschio ‘profumato’. L’unica volta in cui la femmina ha scelto il maschio neutro, si è poi scoperto che quest’ultimo si era in realtà strusciato sul rivale rubandogli parte del suo profumo. Insomma, la funzione della fragranza nell’accoppiamento delle api risulta dunque di importanza rilevante. E questa ulteriore scoperta ci permette di ammirare, ancora una volta, la meraviglia dei corteggiamenti del mondo animale.
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