L’orsa JJ4, coinvolta nella morte del giovane runner Andrea Papi, è stata catturata nella notte del 17 aprile scorso. Dopo la notizia diverse associazioni animaliste hanno deciso di lanciare una diffida alla Provincia autonoma di Trento.
Si tratta di una notizia che forse non avremmo voluto dare, ma l’orsa JJ4, conosciuta anche come mamma Gaia, è stata catturata nei boschi del Trentino nella notte del 17 aprile e sarà portata al Casteller di Trento. Si tratta di una vicenda discussa e controversa quella che ha visto come protagonista le sorti della femmina di orso coinvolta nella morte del runner Andrea Papi nei boschi di Caldes. Dopo la tragica scomparsa del giovane, a seguito di una colluttazione con l’animale, la decisione di abbattere JJ4 è arrivata quasi immediata. Tuttavia, questo non ha accolto il parere positivo degli animalisti ma anche della stessa famiglia del runner morto, che anzi ha fatto sapere di non ritenere l’uccisione dell’orso la soluzione opportuna per evitare che casi del genere si possano ripetere.
Le sorti di JJ4
Si è dibattuto a lungo sulle sorti di JJ4 e ad oggi, dopo l’ordinanza che ne prevedeva l’abbattimento, qualcosa si è mosso fino ad ipotizzare che l’orsa possa essere salvata. Sospesa momentaneamente la condanna a morte per mamma Gaia, il suo destino resta ancora incerto. Intanto come fa sapere anche il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: “Nella tarda serale di ieri sera (17 aprile), verso le 23, con le modalità della gabbia tubo il corpo forestale ha catturato l’orsa JJ4. In tempi celeri rispetto alle problematiche tecniche e procedurali“. Una notizia che non riempie di certo di gioia i cuori degli animalisti.
Trovare una soluzione che annienti la possibilità del ripetersi di eventi simili a quello che hanno coinvolto il giovane Andrea Papi risulta primario. Ma l’abbattimento dell’orso, per tanti, non dovrebbe rientrare tra queste soluzioni. L’orsa è una mamma, i suoi tre cuccioli sono nati nel 2021 e al momento nessuno sembra pensare alle conseguenze su questi poveri animali allontananti dalla madre.
La diffida delle associazioni animaliste
Al momento, per ordinanza del Tar, la condanna a morte per JJ4 è sospesa, ma resta fortemente in dubbio che mamma orsa possa rivedere i suoi cuccioli. Mentre si attendono notizie più certe sul futuro dell’orsa, si apprende con certezza che JJ4 è arrivata al Casteller di Trento. Il Centro di recupero per la fauna alpina, ma che qualcuno considera una sorta di ‘prigione‘ in cui si trovano reclusi gli orsi ‘problematici’. Il luogo, infatti, sembrerebbe composto da piccole gabbie di acciaio e cemento in cui gli orsi sono confinati.
Intanto, come si apprende da un comunicato ufficiale lanciato dall’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, Enpa, Leidaa e Oipa diffidano la Provincia autonoma di Trento. Nella diffida la richiesta di non mettere in atto nessuna azione che possa ledere l’incolumità dell’orsa JJ4. “Il decreto del Tar che sospende l’ordinanza di abbattimento deve essere rigorosamente rispettato. Altrimenti – avvertono le associazioni – difenderemo l’orsa e i suoi piccoli in tutti i modi consentiti dalla legge“. Fino all’udienza dell’11 maggio prossimo JJ4 sarà salva, la speranza ovviamente è che si decida contro l’abbattimento in maniera definitiva.