La zanzara maschio preferisce girare intorno alla ‘preda’ ma non succhia il suo sangue. La spiegazione a questo atteggiamento arriva dalla scienza. Si tratta di un comportamento che si confà alla loro natura ed ha una motivazione più che logica.
Come spiega la scienza, il maschio di zanzara non succhia il nostro sangue. Se le femmine si nutrono attraverso i ‘pizzichi‘ che riempiono, in particolare, le nostre gambe, gli esemplari maschi preferiscono piuttosto girare intorno alla ‘preda’ designata. Potrebbe a questo punto risultare interessante scoprire perché, benché non amino il sangue umano, i maschi amino comunque restare attorno alle persone. A fornire questa risposta è uno studio pubblicato su bioRxiy, che fornisce anche delle possibili soluzioni alle diffusioni di malattie anche piuttosto gravi.
Il comportamento della zanzara maschio
Il periodo dell’anno, in cui la zanzara decide di invadere sempre più spazi per succhiare il sangue con il quale nutrirsi, arriva sempre più presto a causa dei cambiamenti climatici. La presenza delle zanzare è una vera ‘piaga‘ per molti e in alcune zone del Pianeta rappresenta un problema piuttosto grave. In certe aree della Terra, infatti, la semplice puntura di zanzara può essere la causa di malattie gravi come malaria e zika che, ogni anno, fanno migliaia di morti. A pungere gli esseri umani, però, sono solo le zanzare femmine. La zanzara maschio, pur essendo innocua, continua a girare intorno alle persone. Come riporta Focus, uno studio pubblicato su bioRxiv e in attesa di peer review propone una risposta a questa domanda. Con molta probabilità il motivo di questo atteggiamento è il desiderio di accoppiarsi. Lo studio si incentra su una delle zanzare più pericolose in circolazione.
Si tratta dell’Aedes aegypti, la zanzara della febbre gialla, i cui maschi, che si nutrono di nettare, sono stati spesso osservati in presenza di esseri umani. Il team dell’Università di Melbourne ha organizzato un esperimento. Gli scienziati hanno reclutato 11 volontari e li hanno portati sotto un tendone uno per volta. Successivamente sono stati liberati 100 maschi di zanzara. Si è potuto, così, osservare che gli esemplari non si avvicinavano mai ai tendoni disabitati, ma entravano ad esplorare quando dentro c’era una persona. Facendo entrare poi le femmine, si è scoperto che quest’ultime sono attratte dagli umani e in particolare da alcuni soggetti. Ma quello che si è notato è che in quel momento i maschi prendevano a seguirle.
Da questo esperimento, dunque, gli scienziati hanno dedotto che i maschi non erano attratti dalle persone in sé, ma piuttosto dalle femmine. Dunque la zanzara maschio girava intorno alla persona che la zanzara femmina si accingeva a pungere. L’idea è, pertanto, che i maschi di zanzare non girino attorno agli esseri umani perché li vedono come potenziali fonti di cibo, ma l’attrazione è dovuta alla presenza di potenziali partner. Dunque, dopo aver appreso perché le zanzare pungono anche in inverno, adesso scopriamo perché i maschi non pungono. Infine, un altro esperimento ha riguardato l’uso dei repellenti per zanzare. Quest’ultimi, mascherando gli odori di alcune sostanze chimiche ghiotte per le zanzare, le allontanano. Lo stesso effetto pare si sia registrato sia per i maschi che per femmine.