Gli animalisti e gli ambientalisti in genere si troverebbero d’accordo rispetto alla perplessità di costruire un parco eolico vicino ad una riserva naturale. Secondo quanto sostenuto anche scientificamente le pale eoliche innervosiscono gli elefanti, procurandogli importanti problemi di comunicazione.
La decisione di costruire un parco eolico vicino ad una riserva naturale in Sudafrica avrebbe smosso gli animi di animalisti e di ambientalisti in generale. Secondo alcuni esperti, infatti, le turbine delle pale eoliche potrebbero disturbare notevolmente gli elefanti ospitati nell’area protetta. La vicenda ha fatto scattare un vero e proprio caso che vede da un lato l’Addo Elephant National Park, che si trova nel sud del paese e ospita circa 600 pachidermi. Sul l’altro fronte della disputa, invece, si troverebbe un progetto per la costruzione di 200 turbine eoliche in uno Stato che, difatti, a causa della crisi energetica in atto ha bisogno di trovare dei modi alternativi per poter generare risorsa elettrica.
I problemi di comunicazione per gli elefanti
Si tratta sicuramente di una situazione controversa quella nata in Sudafrica. La costruzione di pale eoliche, infatti, potrebbe portare benefici enormi in termini di energia pulita e rinnovabile in tutto il paese. Di contro, però, gli ambientalisti sono preoccupati del fatto che le turbine possano innervosire gli elefanti e disturbarne seriamente la comunicazione sonora. Come riporta La Zampa, la specialista di comportamento animale presso l’Università di Vienna, Angela Stoeger-Horwath, sostiene che le pale eoliche potrebbero avere un impatto notevole sul modo di comunicare dei pachidermi. Questo dovuto al fatto che le turbine generano molto rumore.
Come specifica anche Jeni Smithies, guida naturalistica e fotografa di animali selvatici, inoltre il fastidio e lo stress procurato da questo disturbo sonoro potrebbe rendere gli elefanti, persino, più aggressivi. È importante precisare che in un paese come il Sudafrica, la presenza di energia solare ed eolica, ancora poco sfruttata, rappresenterebbe un’ottima alternativa alle continue interruzioni di corrente. Infatti, la principale potenza industriale del Continente africano ricava ancora l’80% dell’elettricità dal carbone. Ma non risulta in grado di produrne a sufficienza, soprattutto perché le centrali elettriche sono obsolete.
Un caso controverso
La costruzione del parco eolico vicino la riserva naturale che ospita gli elefanti sarebbe stata approvata dal Ministero dell’Ambiente che, già lo scorso anno, aveva respinto una richiesta di blocco. Secondo quanto riportato da alcune fonti ufficiali il Ministero avrebbe assicurato che in merito ad uno studio sull’impatto ambientale delle pale eoliche non ci dovrebbero essere assolutamente problemi per i pachidermi. Tuttavia per gli ambientalisti contrari al progetto la situazione non appare ancora così chiara e definita. E il timore che gli animali possano essere disturbati in maniera importante resta ancora alto.
A tal proposito, come riporta anche La Zampa, i critici del progetto avrebbero ammesso di stare valutando la possibilità di nuove azioni legali. È indubbio ammettere che si tratta di una situazione abbastanza controversa ed è innegabile il beneficio che la presenza di un parco eolico potrebbe apportare alla zona. Ma è altrettanto impossibile non pensare al benessere degli animali e tenere sempre a mente che la comunicazione per tante creature è la principale fonte di sopravvivenza.