Da mesi si discute sul nuovo allevamento di polpi che dovrebbe aprire presto in Spagna. Ma nuove informazioni diffuse avrebbero scatenato nuovi e allarmanti dibattiti provenienti dal mondo scientifico. Il progetto, infatti, risulta essere estremamente crudele per gli animali e anche molto dannoso per l’ambiente.
Di recente la BBC avrebbe diffuso dei documenti ufficiali, in merito al nuovo allevamento di polpi in Spagna, fornitigli dall’organizzazione animalista Eurogroup for Animals. Dalle informazioni raccolte sarebbe emersa una nuova e accesa polemica sul progetto che dovrebbe nascere presto a Las Palmas. Da diversi decenni, infatti, si parlava di possibili allevamenti di polpi ma, date alcune caratteristiche peculiari della specie, erano sempre risultati irrealizzabili. Questo fino al 2019 quando un’azienda spagnola ha annunciato di aver trovato il modo di allevare queste creature. Tale informazione ha innescato da subito moltissime controversie, ma la Spagna non sembra volersi tirare indietro da questo progetto. Tuttavia, in merito alla questione già annosa, le nuove informazioni hanno generato una vera e propria bufera che parte dal mondo scientifico.
Come si legge su La Zampa, l’emittente inglese avrebbe fatto sapere che i polpi saranno tenuti in vasche con altri simili e sottoposti alla luce costante. Loro, animali che per natura sono solitari e abituati al buio. Inoltre, animali che nel loro habitat si nutrono con cibo vivo, saranno nutriti con mangime secco prodotto industrialmente. Alimenti provenienti da scarti e sottoprodotti di pesce già pescato. In allevamento il tasso di mortalità è stimato tra il 10-15%, ma gli animali che diventeranno adulti, raggiunto il giusto peso, saranno uccisi immersi in vasche di acqua congelata a -3°C. Dalla Spagna tengono a precisare che i polpi non soffriranno, ma sembra un’affermazione difficile da asserire. Sopratutto se si considera che, fino ad ora, i polpi non sono mai stati allevati.
Quello che sostengono anche esperti e scienziati è che, benché anche l’attuale pesca non riservi ai polpi una morte poco cruenta, essa è quantomeno istantanea. La morte per congelamento, invece, sarebbe lenta e sicuramente non priva di stress e sofferenza. Ma c’è di più, nel 2021, Compassion in World Farming ha pubblicato il rapporto Octopus Factory Farming: A Recipe for Disaster (Allevamento intensivo del polpo: un disastro annunciato). In questo rapporto, difatti, si sottolinea che l’allevamento di polpi, oltre ad essere estremamente crudele, provochi dei seri danni all’ambiente ed in particolare agli oceani.
Secondo questo rapporto, inoltre, il tasso di mortalità degli animali sarebbe alto: 1 esemplare su 5 non resiste al ciclo di produzione. Benché oggi a destare scalpore e proteste sia l’allevamento che dovrebbe nascere a Las Palmas, esistono altri progetti simili nel resto del mondo. Tuttavia, a queste si accompagnano anche proposte di legge (come quella nello stato di Washington, dove l’unico allevamento del paese è stato costretto ad interrompere la propria attività) per vietare questo tipo di allevamenti. Dunque, nonostante il commercio di polpi occupi una fetta consistente nel panorama internazionale, la speranza è che siano prese azioni a tutela degli animali, al fine di poter risparmiare loro ogni forma di sofferenza.
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