Kiska era l’ultima orca canadese tenuta in cattività. È morta, dopo 43 anni di prigionia e tante battaglie per la sua liberazione. A dare notizia della scomparsa del grosso mammifero marino il portavoce del Ministero della provincia canadese, Brent Ross.
Kiska ha vissuto per 43 anni nel parco acquatico di MarineLand in Ontario. Costretta ad esibirsi nel parco acquatico per tutta la sua vita, era l’ultima orca tenuta in cattività in Canada. A dare la notizia della sua scomparsa, dopo le informazioni giunte dal MarineLand, il portavoce del Ministero della provincia canadese Brent Ross. Il portavoce avrebbe comunicato il decesso del grande mammifero marino avvenuto lo scorso 9 marzo 2023. Ross avrebbe, inoltre, specificato che sull’animale sarebbe stata condotta un’autopsia da professionisti incaricati dallo stesso parco acquatico. Il parco, a tal proposito, avrebbe fatto sapere che, nelle ultime settimane, la salute dell’orca era peggiorata.
L’ultima orca in cattività in Canada
Kiska aveva tre anni quando nel 1979 era stava catturata nelle acque islandesi insieme a Keiko, l’esemplare di orca diventata famosa, negli Anni ’90, per la partecipazione nel film Free Willy. Da allora per Kiska una vita vissuta in vasche troppo piccole per le sue dimensioni notevoli, dovute alla sua specie di appartenenza. Una vera prigione a cui diverse campagne, come la più nota #FreeKiska circolata sui social, hanno cercato invano di mettere un freno. Nei suoi 43 anni di vita in cattività l’orca canadese ha dato alla luce cinque cuccioli, tutti deceduti purtroppo prima ancora di diventare adulti. Costretta ad esibirsi, praticamente ogni giorno della sua vita, per il divertimento del pubblico pagante.
12 anni fa per Kiska, dopo la morte del suo compagno Ikaika, è arrivato anche l’appellativo di ‘orca più sola al mondo‘. Perché in quella vasca troppo piccola per la sua specie, Kiska ha continuato a viverci da sola. Per anni diverse associazioni che si sono battute per la sua liberazione, sopratutto dopo che il Parlamento canadese ha votato, nel 2019, il disegno di legge S-203. Dal nome Ending the Captivity of Whales and Dolphins Act, il decreto difatti prevedeva l’impegno ad eliminare gradualmente la cattività dei cetacei in Canada. Possibilità di cui Kiska non ha potuto usufruire. Come riporta La Zampa, la Whale and Dolphin Conservation avrebbe rivelato che attualmente sarebbero 55 le orche detenute nei parchi marini di tutto il mondo. SeaWorld avrebbe, inoltre, specificato che il numero più alto di esemplari detenuti si troverebbe negli Stati Uniti.
Lo sdegno delle associazioni animaliste
Dopo la morte di Kiska lo sdegno delle associazioni animaliste che si erano battute per la sua libertà ha fatto rimbalzare la notizia su tutti i social. Come riporta il sito Kodami, ad esempio, Animal Justice avrebbe ricordato come negli ultimi anni sull’orca detenuta nel parco acquatico dell’Ontario sarebbero circolati diversi video in cui l’animale mostrava comportamenti anomali. Come nel caso precedente di un’altra orca rimasta insolitamente fuori dall’acqua.
Di Kiska circolano, infatti, filmati in cui tenta di sbattere contro il muro della sua vasca di cemento o galleggia svogliata nelle acque di quella ‘prigione’. Animal Justice ha combattuto per aiutarla per oltre un decennio. Una lotta fatta anche di denunce legali per suo conto in cui accusava il MarineLand di detenere l’orca in condizioni inadeguate e causa di sofferenza. Tuttavia, nessuna richiesta di liberazione pare aver trovato risposta. Ora non resta che sperare che per altri animali ci sia una sorte migliore.
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— Veruka (@verukawww) March 11, 2023