Il canto delle balene è un verso conosciuto e utilizzato da questi animali a diversi scopi, tra cui il corteggiamento. Tuttavia, sembrerebbe che ultimamente i grossi cetacei abbiano smesso di sedurre le compagne in questo modo, cambiando difatti le loro strategie.
Il canto delle balene è un suono noto a cui si sono ispirate anche leggende e tradizioni popolari. Questo ‘accordo’ melodico ha per i cetacei diverse valenze, si tratta di un importante mezzo di comunicazione e tra le diverse funzioni esso assolve (o almeno in passato) anche allo scopo di attrarre le potenziali compagne. Tuttavia, sembrerebbe che ad oggi questi grandi mammiferi marini abbiano cambiato le loro strategie di corteggiamento. La causa principale di questa mutazione sembrerebbe risiedere nella fine della caccia intensa e al conseguente aumento del numero di esemplari.
A sostenere questa teoria uno studio condotto da un team di biologi dell’Università del Queensland, in Australia. Secondo quanto ammesso dalla ricerca, i maschi dei cetacei preferirebbero evitare le lotte contro gli altri pretendenti evitando, dunque, di cantare. La conclusione così netta sarebbe derivata anche dal fatto che lo studio è stato condotto per due decenni. L’obiettivo della ricerca era proprio quello di indagare sui mutamenti nel comportamento delle megattere, specialmente per quanto riguarda le strategie di corteggiamento a scopo riproduttivo. Come ha spiegato la dottoressa Rebecca Dunlop, autrice dello studio, a fine degli Anni ’90 una balena che cantava aveva il doppio delle probabilità di essere vista e quindi di potersi accoppiare.
Nel 2015, invece, la situazione sembra essere mutata notevolmente. Infatti, i maschi che non cantavano erano quelli che tentavano di riprodursi di più. Con molta probabilità questo cambiamento è dovuto alla fine della caccia di massa alle balene. Questo ha permesso alle megattere di proliferare e di conseguenza ha reso più feroce la concorrenza tra esemplari maschi. Dunque, un maschio alla ricerca di una compagna preferisce non segnalare la sua presenza con il canto, questo potrebbe attirare l’attenzione anche di altri pretendenti e destare l’interesse a riprodursi. In sostanza, un maschio che canta meno ha meno probabilità di attirare altri maschi e di conseguenza più probabilità di sedurre una femmina senza essere disturbato. Evitando la competizione si preserva anche il proprio stato di salute.
Difatti, lo scontro tra pretendenti avviene in maniera fisica e con aggressività. Lo scontro tra balene si caratterizza per speronamento, carica e ‘schiaffeggiamento‘. Pratica che, nella maggior parte dei casi, può procurare ferite anche importanti tra gli animali che si scontrano. Evitare le occasioni di ‘confronto’ tra concorrenti è dunque un modo per risparmiare combattimenti, spesso, sanguinosi. Lo studio ha fatto emergere la capacità delle balene di adattamento alle circostanze in mutamento. Adattamento che si applica alle trasformazioni naturali e che, in ogni caso, permette di tutelare la conservazione della specie. In questo caso, se il canto prima era la strategia più efficace, con il tempo è diventata quella meno ricercata. Un esempio questo di come le balene siano animali estremamente intelligenti, in grado di compiere scelte tattiche.
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