Parlando di randagi è quasi scontato pensare che questi animali possano essere attaccati dalle pulci. Il discorso cambia se si parla di gatti domestici. Vi è convinzione diffusa, infatti, che i mici protetti all’interno delle mura di casa possano essere esenti da ogni problema. In realtà i parassiti potrebbero non risparmiare nessuno.
Le pulci colpiscono i gatti sopratutto in certi periodi dell’anno. Le alte temperature e l’umidità, infatti, favoriscono questi parassiti. Tuttavia, in Italia ad esempio le pulci si riproducono tutto l’anno. Il Ctenocephalides felis è un insetto che non supera i tre millimetri di grandezza, eppure è capace di fare salti anche di 20 cm. Ogni femmina può deporre anche 50 uova al giorno e la loro saliva contiene decine di sostanze irritanti. E se il pericolo di essere attaccati è più frequente tra i randagi, è bene chiarire che i mici domestici, specialmente in certe circostanze, non sono immuni all’attacco delle pulci.
Le pulci negli animali domestici
Le pulci, per esempio, possono essere trasportate dentro casa dai vestiti e dalle scarpe. Il ciclo vitale di questi insetti comprende uova, larve e pupe. Raggiunto poi lo stadio adulto, l’unico scopo delle pulci è quello di cercare un ospite a sangue caldo. Il morso di una pulce provoca una piccola protuberanza che somiglia al pizzico di una zanzara, di conseguenza, se il gatto fosse morso da una sola pulce sarebbe difficile, sia per lui che per il suo proprietario, accorgersene. Ma, in genere, le pulci non sono mai esseri solitari. È possibile accorgersi dell’attacco da parte di una pulce quando il gatto inizia a grattarsi o leccarsi, questo perché con probabilità la saliva dell’insetto provoca allergia al micio.
Se un animale si trova già debilitato o con allergie pregresse, l’infezione generata dalle pulci può causare problemi molto gravi. Oltre a danni seri alla pelle, il morso di una pulce può essere anche un vettore per tenie e altri agenti patogeni come la Bartonella. Avendo chiarito che anche gli animali domestici possono essere colpiti dalle pulci, è importante conoscere in che modo agire per proteggere il proprio pet. Esistono diversi metodi per contrastare l’infestazione di questi insetti, alcuni sono preventivi, altri curativi. Oltre agli antiparassitari, esistono anche degli spray e delle compresse che si somministrano in corso di infestazione. Ovviamente consultare un veterinario o il farmacista, sopratutto se si tratta della prima comparsa di pulci nell’animale domestico, non è mai un’operazione superflua.
Uno specialista, inoltre, può fornire anche dei consigli utili (e potremmo dire indispensabili) in merito alle attività preventive. Sono diversi, infatti, i trattamenti topici spot-on che si presentano sotto forma di gocce. Questi trattamenti, in genere, si iniziano in primavera. A questi si aggiungono poi i collari antipulci che, anche ad azione prolungata, esistono sia per i cani che per i gatti. Importanti accorgimenti, oltre alle modalità corrette su come controllare il proprio animale domestico, consistono nella pulizia accurata e approfondita di tutto quello che è potuto entrare in contatto con il gatto e quindi con le pulci. Lavare ad alte temperature lenzuola, cuscini e coperte dove gli insetti si possono annidare anche per settimane. Infine, se si nota la presenza delle pulci mentre si sta spazzolando un animale, importante immergere subito il pettine in acqua calda; in questo modo le pulci non salteranno nuovamente sull’animale.