Avere gli occhi di lince è un modo di dire che indica una persona con una vista piuttosto aguzza. Come in questo caso, infatti, sono diversi gli esempi che, partendo da alcune caratteristiche peculiari di un animale, indicano delle doti (ma anche difetti) dell’essere umano.
“Astuto come una volpe” oppure “Timoroso come un coniglio” sono alcuni esempi degli enunciati, entrati a far parte del linguaggio comune, che si usano per indicare le caratteristiche di una persona partendo da una peculiarità di un animale. E tra le doti che si attribuiscono agli esseri umani, ad esempio, c’è quella di avere la vista come una lince. Ovviamente, anche in questo caso, il modo di dire deriva dalla dote stessa di questo arguto predatore. Interessante, dunque, approfondire meglio a cosa si fa riferimento nello specifico.
Il loro stesso nome dipende proprio dai loro occhi. Esso, infatti, deriva dal greco e significa “splendere“, allo stesso modo in cui splendono i loro occhi. Al mondo ne esistono quattro specie diverse: canadese e rossa vivono in Nord America, mentre euroasiatica e iberica si trovano in Europa e Asia. Questi affascinanti ed eleganti animali cacciano al crepuscolo e si servono del loro udito e, appunto, della loro incredibile vista per cacciare. Grazie ai loro occhi splendenti e riflettenti sono in grado di avvistare un topo anche ad 80 metri di distanza. Una dote sorprendete che sembra compensare le abilità più scarse nella corsa. A differenza di altri felini, la lince non è in grado di tenere il passo per lunghe distanze, quindi insegue la preda lentamente (senza perderla mai di vista) fino a cogliere il momento perfetto.
Questi affascinanti predatori, dotati di una pelliccia spessa per sopportare anche i climi più rigidi nei quali abitano, si trovano tra le specie a rischio. L’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) classifica la lince iberica come a rischio di estinzione, mentre la lince euroasiatica, canadese e la lince rossa sono classificate come meno vulnerabili. A minacciare la lince sono diversi fattori. Gli esseri umani (neanche a dirlo) rappresentano un pericolo su diversi fronti: riduzione degli habitat e caccia illegale. Ma questi animali sono anche vittime di quello che è stato definito il fenomeno dell’estinzione a cascata.
Si tratta della co-estinzione, su cui si è concentrato anche uno studio specifico, che spiega come le minacce per una preda, possono riversarsi anche nei predatori. Tuttavia, per quanto riguarda la lince è interessante osservare che, negli ultimi anni, gli sforzi per la conservazione hanno avuto effetti positivi. Ad esempio, la lince eurasiatica è stata reintrodotta con successo in tutta Europa in diversi Paesi, tra cui Francia, Austria, Germania, Svizzera e anche Italia, dove si contano esemplari, nello specifico, in Friuli-Venezia Giulia, Trentino, Val D’Aosta e Parco del Gran Paradiso. Anche la popolazione di linci iberiche sono aumentate in Spagna e Portogallo e sono più di mille gli esemplari sparsi nella penisola. Dunque, tutelare questi animali è possibile e sostenere i progetti che se ne occupano è un grande contributo che può arrivare da tutti.
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