Saper riciclare nella maniera corretta le lattine è anche un modo per salvare la vita a tanti animali. I randagi o gli animali selvatici, infatti, potrebbero correre rischi importanti per la nostra disattenzione. Immagini che circolano sul web ne sono una piena testimonianza.
Potrebbero far sorridere all’apparenza, ma di divertente c’è davvero poco (o niente). Sono diverse le immagini che circolano sul web e che mostrano cani o gatti randagi alle prese con barattoli di alluminio. Il punto è, e questo è importante saperlo, che per ogni lattina che ricicliamo in maniera sbagliata mettiamo a rischio un animale abbandonato, un cucciolo smarrito o un animale selvatico che vaga tra i rifiuti. Prima di essere smaltito, qualsiasi oggetto in latta dovrebbe essere schiacciato, in modo da essere il meno pericoloso (e in certi casi letale) possibile.
Potrebbe sembrare una pratica innocua liberarsi di una lattina gettandola integra. Ma per gli animali che trovano quel rifiuto sulla loro strada il pericolo è in agguato. Si tratta di vere e proprie trappole che, in molti casi, possono provocare persino la morte del cane, del gatto o del cucciolo d’orso (giusto per portare qualche esempio). Trappole, però, troppo spesso sottovalutate. Pensiamo ad un ex contenitore di cibo gettato tra i rifiuti, il suo odore potrebbe attirare gli animali di strada.
Sorpreso dalla curiosità, e più spesso dalla fame, l’animale potrebbe infilare la sua testa nella lattina per recuperare qualche residuo rimasto sul fondo del barattolo. Ma se qualcuno resta, fortunatamente, illeso, per molti l’epilogo può essere diverso. Tanti, infatti, si procurano delle ferite all’altezza delle mascelle. E se per alcuni animali si tratta di graffi, per altri le ferite possono essere piuttosto profonde. Diversi, poi, gli animali che dopo aver incastrato la loro testa nella lattina non riescono ad estrarla, finendo per morire soffocati.
Sono animali di strada, spesso soli e abbandonati, e se nessuno riesce ad intervenire in tempo per salvarsi, il loro epilogo non può che essere tragico. E lo raccontano bene i tanti volontari che si prendono cura di colonie feline o di animali che vivono in libertà sul territorio. La vita dei randagi non è di certo facile, per tanti è una condizione forzata dovuta ad un abbandono, magari dopo le feste di Natale quando erano stati regalati come un peluche. Se a questa condizione drammatica e ai numerosi pericoli che la vita in strada comporta aggiungiamo anche questo rischio che potrebbe essere evitato, tanti animali continueranno a perdere la vita come vittime innocenti.
E non sono solo cani e gatti a finire vittime delle lattine, molti anche i cuccioli di orso o volpi che incastrando il loro muso nei barattoli di latta non riescono più a liberarsi. Insomma, già il problema dei rifiuti è causa di non poche conseguenze negative sulla fauna selvatica, alterare questa condizione drammatica, solo per pigrizia, sembra davvero inaccettabile. (Il gatto che vi mostriamo nel post in calce all’articolo è stato fortunatamente salvato).
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