Diversi ricci si sono svegliati prima dal letargo, questo quanto riscontrato in Germania. Un fenomeno che potrebbe interessare anche altre creature. Questa fase è importante e indispensabile nella vita di molti animali, un’alterazione potrebbe comportare degli squilibri non indifferenti nel loro mantenimento.
Sono diversi gli animali che nei mesi più freddi dell’anno affrontano quella fase di sonno, simile alla catalessi, che chiamiamo letargo. Si tratta di una fase fondamentale, quando, a causa della scarsità di risorse dovute ai climi più rigidi, tanti mammiferi accumulano le energie necessarie per addormentarsi e risvegliarsi quando il clima sarà più mite e ci saranno più scorte. Tuttavia, l’alterazione climatica di questo ultimo anno ha portato anche ad uno sconvolgimento di questi ritmi naturali. Tanto che molti animali, a causa del caldo eccessivo, hanno ritardato il loro letargo. Ora, invece, i ricci sembrano svegliarsi prima del previsto.
I rischi per i ricci che si svegliano in anticipo
La ‘colpa’ di questo risveglio prematuro è da attribuire, a quanto pare, ancora alla crisi climatica. Anche in questo caso, il troppo caldo ha ‘confuso’ gli animali e li ha fatti destare prima del previsto in Germania. Ma un fenomeno simile non si esclude neanche in altre parti d’Europa. Del resto siamo entrati nel 2023 con temperature più primaverili che invernali (anche se adesso si stanno registrando più ondate di freddo e temporali). Regioni che, in questo periodo dell’anno, erano solite registrare temperature rigide non hanno portato spesso il termometro sotto zero e questo ha svegliato i ricci.
In Germania, ad esempio, fino ad ora si sono registrate giornate miti e molto umide. Questo sconvolgimento climatico (per nulla rassicurante) ha disorientato le api, fatto germogliare fiori primaverili e destato dal letargo gli animali selvatici. Come si apprende anche dai social, l’associazione Igel-Auswilderungsstation-Bernau bei Berlin e.V. sta soccorrendo sempre più ricci che si trovano in difficoltà a causa di questo risveglio in anticipo. Anche in Sassonia i piccoli mammiferi si sono svegliati e Vogel- und Igelpflegestation Bad Elster registra il recupero di un maschio e una femmina. Il clima incide sul ritmo naturale dei ricci e il troppo caldo segnala, erroneamente, che sia giunto il momento di svegliarsi.
In genere i ricci vanno in letargo tra ottobre e novembre e dovrebbero risvegliarsi in aprile. Questa sveglia in pieno gennaio potrebbe causare non pochi problemi agli animali, nel caso in cui non riuscissero a riaddormentarsi. Per gli animali che si risvegliano prematuramente il cibo a disposizione è veramente poco e, qualora non riescano ad essere trovati e soccorsi da associazioni animaliste, il loro destino potrebbe essere purtroppo tristemente segnato. La crisi climatica non da scampo a nessuno. Infatti, se in Europa i ricci si risvegliano in anticipo dal letargo a causa di un caldo anomalo, in Florida è il freddo anomalo a procurare vittime. Qui le iguane cadono dagli alberi e finiscono congelate nei giardini o per le strade del paese. Insomma, ancora una volta giunge un esempio di quanto la situazione climatica sia davvero al limite e di quanto occorra prestare attenzione ai segnali della natura.