Sopratutto se si tratta del primo approccio con un pet, potrebbe capitare di chiedersi perché i cani hanno il naso freddo e bagnato, o meglio umidiccio. Una domanda legittima, specialmente quando si è intenzionati a creare una relazione positiva con il quattro zampe di casa.
La zona che si trova attorno alle narici, in molti mammiferi, è chiamata tartufo. Lo stesso vale per i cani, anche se in maniera piuttosto comune si suole chiamarlo naso. Ad ogni modo, qualsiasi sia il modo in cui decidiamo di chiamarlo, per tanti una delle domande frequenti su questa particolare parte del corpo del quattro zampe è relativa alle sue caratteristiche. Non è inusuale, infatti, chiedersi come mai il naso dei cani sia freddo e umidiccio. A tal proposito, dunque, è bene specificare che non ha a che fare con un malanno o un’influenza stagionale, ma si tratta di una caratteristica specifica e necessaria di questa specie.
Un naso freddo, infatti, indica che il cane è in buona salute, al contrario un naso caldo potrebbe essere sinonimo di qualche stato di malessere. Anche se la punta del naso dei cani è molto piccola e non contribuisce in maniera significativa alla regolazione termica generale, quando questa è fredda indica che il quattro zampe ha raggiunto la giusta temperatura corporea. Secondo un team di ricerca internazionale, che ha misurato la temperatura del naso di diversi animali, in genere una punta del naso più fredda rappresenta un vantaggio in natura.
In secondo luogo, lo stesso team di scienziati ha confutato, inoltre, che un naso che fiuta il calore attiva la corteccia somatosensoriale che racchiude diverse sensazioni come visione, calore e posizione del corpo. Questo potrebbe, dunque, significare che i cani utilizzano il calore del naso come una specie di radar. Tuttavia, è bene precisare che un naso freddo e più sensibile al calore irradiato, quindi più pronto a fiutare qualcosa di vivente (nella caccia, ad esempio). Inoltre, il naso dei cani contiene 300 milioni di recettori olfattivi e questo lo rende estremamente preciso.
A questo si aggiunge l’umidità del tartufo dei quattro zampe. Con un naso secco, infatti, la capacità di fiutare praticamente qualsiasi cosa si può affievolire notevolmente. Tuttavia, la secchezza non è inevitabilmente e sempre sinonimo di malessere. Un naso caldo, invece, potrebbe anche indicare uno stato febbrile nei cani, ma dipende anche da altri fattori quali la temperatura esterna e la percezione del calore. Per esempio, in presenza di termosifoni ad alte temperature, che seccano l’aria riducendo l’umidità, anche le mucose del cane potrebbero seccarsi.
Per questo, sopratutto vicino la cuccia, sarebbe opportuno usare degli umidificatori. Anche in estate il naso dei cani potrebbe seccarci, se non addirittura screpolarsi o scottarsi. Anche se la secchezza non è sempre un fenomeno allarmante, è opportuno rivolgersi ad un veterinario qualora si riscontrino altri sintomi o comportamenti anomali nel quattro zampe. Debolezza, apatia, assenza di appetito o eccessiva sonnolenza, associati ad un tartufo troppo secco, potrebbe essere campanelli d’allarme rispetto alla malattia di Cushing o della Leishmaniosi. Quindi quando si nota qualcosa di poco convincente nel proprio pet non è mai un errore rivolgersi ad medico specialista.
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