Anche quest’anno tanti cuccioli sono finiti, alla stregua di qualsiasi peluche, sotto l’Albero di Natale. E, scandalosamente, si registrano già i primi abbandoni. Infatti, anche se le feste non sono ancora finite, diversi i cani lasciati in strada o alle porte di canili e rifugi. Altri, persino, gettati come rifiuti.
Nonostante i diversi appelli da parte delle associazioni animaliste, anche quest’anno diversi cuccioli sono finiti sotto l’Albero di Natale. Regalati come un qualsiasi giocattolo, non tutti i quattro zampe sono stati accolti con affetto e amore e, ancora prima che terminino le feste, tanti gli animali già abbandonati e finiti in strada. Diversi, infatti, i casi registrati nelle ultime ore. Emblematico, ad esempio, il caso raccontato dall’Enpa in cui un cucciolo è stato ritrovato tra i rifiuti di una discarica. Un molossoide che, per aggiunge dramma al dramma, era stato abbandonato con le orecchie tagliate.
L’esemplare era visibilmente malato e avvolto parzialmente da una coperta. Gettato nella discarica, come un comune rifiuto. Abbandonato nei pressi dell’impianto Mercegaglia, a circa 50 km da Manfredonia. Un atto disumano verso una creatura che pare abbia avuto come unica ‘colpa’ quella di esistere. Sono drammatici gli abbandoni che hanno sempre più protagonisti incolpevoli e fragili. Fortunatamente in questo caso il cane è stato recuperato dai volontari dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) di Manfredonia, in seguito ad una segnalazione. La prima operazione del nuovo anno e probabilmente la prima di una lunga serie. A diffondere le drammatiche immagini il referente Enpa Marco Lupoli. Ed il commento alle foto semplice e netto: “Le immagini parlano da sole“.
Purtroppo si tratta soltanto di uno dei tanti abbandoni registrati negli ultimi giorni. In alcuni casi i cani abbandonati sono stati trovati e salvati, ma in molti casi gli animali finiti in strada incontrano una tragica fine. E tutto deriva dalla noncuranza umana. Gli abbandoni sono una delle conseguenze più drammatiche derivate dalla mancanza di attenzione e conoscenza nel momento in cui si decide di regalare un cucciolo, specialmente a chi non è preparato ad accoglierlo nella propria casa.
Per i più ‘fortunati’ la destinazione ultima si trasforma nel rifugio o nel canile in cui vengono lasciati con la rinuncia di proprietà. Tra i casi un cucciolo regalato ad un bambino nel Lazio e arrivato ai volontari di un rifugio nelle prime ore dell’anno nuovo. In Campania, invece, un cucciolo di Husky è stato abbandonato il 31 dicembre, ancora prima che l’anno si concludesse.
Nei casi più sfortunati, però, i cani finiscono sul ciglio delle strade, nel bel mezzo di campagne abbandonate, legati ad un palo fuori dal centro abitato. Abbandoni che diventano drammi, casi che generano vittime ingiustificate. Eppure basterebbe avere solo più accortezza, rendersi conto che un cane non è un peluche con il quale un bimbo possa giocare quando vuole. Un cane ha bisogno di cure, di tempo e d’amore. E quando non si è certi che questo possa verificarsi, sarebbe giusto e umano lasciare l’animale libero dalla sofferenza. Ma gli appelli sembrano risuonare vani, difronte a questi casi di ennesima e ingiustificata cattiveria umana.
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