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Curiosità

Il gatto si è smarrito? Ecco come ritrovarlo

Seguendo il suo istinto da predatore il gatto potrebbe allontanarsi da casa per perlustrare il territorio a lui circostante. In molti casi, dunque, quando un micio sparisce da casa, potrebbe non trattarsi di una fuga, ma di uno smarrimento.

I felini hanno un forte istinto predatore. Per questo motivo potrebbe succedere che anche un gatto domestico, che mantiene la sua indipendenza, potrebbe desiderare di esplorare il territorio a lui circostante. In diverse circostanze, infatti, capita che un micio si allontani dalla sua casa per poi farne ritorno. In altri casi il pet potrebbe, invece, rimanere lontano da casa per giorni o settimane. Ma è bene chiarire che, in questo caso, non sembra si tratta di fuga. Potrebbe capitare, infatti, che il micio allontanatosi non ritrovi più la strada e si smarrisca. Ecco allora alcuni consigli per ritrovare un gatto che si è perso.

Cucciolo di gatto arrampicato sul ramo di un albero – VelvetPets

Come e dove cercare il gatto

I gatti sono animali stanziali, ovvero hanno bisogno di stabilirsi in un territorio e trovare tutti i riferimenti per farlo suo. Quando si allontanano, dunque, non stanno cercando di scappare, ma di esplorare il circondario e poterlo organizzare secondo le proprie esigenze. Raramente capita, però, che un gatto si allontani di molto. Quindi, anche quando passano diverse ore dalla ‘passeggiata‘, il micio non avrà intenzione di scappare ma si sarà, piuttosto, rifugiato in un nascondiglio (sottoscala, cantina, cespugli o anche alberi) prima di sentirsi al sicuro e ritornare per la sua strada. Quindi, quando si perdono le tracce del proprio pet, la prima cosa da fare è controllare dentro casa.

È bene sapere che, anche all’interno dell’abitazione, i gatti possono trovare nascondigli davvero particolari. E possono rimanere nascosti in quel posto per molto tempo, sopratutto se qualcosa li ha spaventati, turbati o stressati. Per cui, se il gatto è sparito dalla circolazione meglio controllare prima dentro armadi, mobili, cassetti e intercapedini. Attirando la sua attenzione con il rumore della scatola dei croccantini e con un tono di voce delicato. Mostrarsi agitati e concitati, farà solo spaventare maggiormente l’animale. Se, tuttavia, il gatto non è in casa e si è sicuri possa essere uscito è importante partire dal quartiere di residenza. Considerando il fatto, precedentemente accennato, che i gatti cercano un nascondiglio, è bene sapere che i mici sono più attivi di notte. Probabilmente aspetteranno l’imbrunire per uscire dal luogo nel quale si sono rifugiati.

primo piano di un gatto – VelvetPets

L’importanza dei microchip

È importante utilizzare misure preventive e, ovviamente, il sistema più appropriato sono i microchip che non possono essere manipolati dall’esterno. Infatti, i sistemi GPS hanno un raggio limitato e collarini o medagliette potrebbe, invece, essere smarriti. Per agevolare le ricerche del gatto è, inoltre, utile affiggere degli avvisi, indicando modalità di allontanamento e caratteristiche che potrebbero aiutare a riconoscere il micio smarrito. Sempre opportuno consigliare di non prendere il pet; infatti, davanti ad un estraneo l’animale potrebbe reagire scappando. Utile anche diffondere gli stessi avvisi di ricerca sui social e sfruttare eventuali gruppi di quartiere per diffondere la foto del gatto.

Se ogni forma di ricerca non ha dato gli esiti sperati è necessario segnalare lo smarrimento. La denuncia si può presentare alla Polizia Locale del Comune di residenza, al dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl di riferimento o a un veterinario accreditato con la Asl. Utile anche segnalare lo smarrimento ad associazioni animaliste attive sul territorio e che hanno conoscenza dei gatti di colonia; in questo modo saranno in grado di riconoscere un micio ‘nuovo’. Gattili o cliniche veterinarie potrebbero essere, infine, un luogo opportuno dove rivolgere le ultime ricerche.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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