Berlino, esplode acquario AquaDom: morti miglia di pesci

Esplode a Berlino AquaDom, l’acquario cilindrico più grande del mondo che ospitava oltre 1500 pesci tropicali, oggi, quasi tutti morti. La struttura si trovava all’interno dell’hotel Radisson Blu al centro della capitale tedesca. Al momento si esclude l’ipotesi di attentato. Due persone rimaste ferite.

Si tratta di una delle attrazioni più visitata a Berlino, almeno fino ad ora. Oggi, infatti, AquaDom non esiste più. Era l’acquario cilindrico più grande del mondo e al suo interno ospitava ben oltre 1500 pesci tropicali di diverse specie, alcune delle quali molto rare. Dopo l’esplosione e la fuoriuscita, quasi totale, dell’acqua (fonte di primaria sopravvivenza per i pesci) le creature acquatiche sarebbe quasi tutte morte. Questo quanto riferito anche dai presenti. Alto circa 14 metri AquaDom si trovava nella lobby dell’hotel Radisson Blu della capitale tedesca, non lontano da Alexanderplatz. Dall’esplosione sarebbero rimaste ferite due persone a causa delle schegge di vetro.

Aquario cilindrico di Berlino prima dell'esplosione
Vista sull’AquaDom prima dell’esplosione @Crediti Ansa – VelvetPets

Le ipotesi sul cedimento dell’acquario di Berlino

Secondo quanto riferito dai primi accertamenti della Polizia locale, al momento si escludono tra le cause quelle di un attentato. Questo quanto riportato anche da un portavoce alla Dpa. Tuttavia, sul motivo scatenante che ha condotto all’esplosione improvvisa dell’acquario, restano ancora diversi dubbi e ipotesi da accertare. Sui social, difatti, sono immediatamente apparsi diversi commenti perplessi sull’accaduto che, oltre al grande disastro a livello architettonico, ha portato alla morte di quasi tutti i pesci che vivevano all’interno della mastodontica struttura cilindrica e dopo l’esplosione sono fuoriusciti dal suo interno. Come riporta la Bild, una prima ricostruzione degli eventi parlerebbe di un forte rumore udito intorno alle 5.45 del 16 dicembre. Alla stessa ora, all’incirca, è arrivata una segnalazione alle autorità. L’esplosione è stata così forte da essere rilevata da due sismografi della capitale tedesca, a Rudow e Lankwitz.

Per alcuni media si tratterebbe di un cedimento strutturale dell’acquario al cui interno si trovavano oltre un milione di litri di acqua. Su twitter è apparso anche un video, a poche ore dell’incidente, che mostrerebbe una simulazione di quanto possibilmente sia potuto accadere all’AquaDom (vi mostriamo il video in calce). Tuttavia, restano ancora da chiarire ufficialmente le cause. Dall’esplosione sarebbero rimaste ferite due persone a causa delle schegge di vetro schizzate dopo la rottura del gigante cilindro. Inoltre, al momento la Polizia locale invita a non attraversare la zona nei pressi dell’hotel Radisson Blu, per non rimanere coinvolti anche dalla massiccia quantità di acqua che si è riversata fino in strada.

Esplosione dell'AquaDom a Berlino
Ingresso dell’hotel Radisson Blue, dopo l’esplosione dell’acquario @Crediti Ansa – VelvetPets

Anche se le ipotesi del cedimento strutturale sono le più considerate, nel sito ufficiale dell’AquaDom si legge che si tratta del più grande acquario cilindrico autoportante del mondo e che è sottoposto a revisioni frequenti. L’ultimo ammodernamento risale all’estate del 2020. Oltre alla vera e propria tragedia che ha coinvolto circa 1500 pesci tropicali, l’incidente ha causato importanti disagi anche agli ospiti dell’hotel. La Bild fa sapere che gli agenti a lavoro sono 100 tra Polizia e Vigili del Fuoco. Sono stati messi a disposizione, inoltre, dei bus riscaldati per gli ospiti che dovranno lasciare la struttura. Al momento, però, quello che fa sorgere molte perplessità è: quanto ancora dovrà succedere prima di smettere di considerare gli animali un’attrazione per turisti?

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