Oipa lancia l’iniziativa solidale Amici di Dobby, un nuovo progetto per aiutare i cani meno fortunati e sostenere quei quattro zampe che, con il tempo, diventano “invisibili“. L’obiettivo è quello di dare la speranza e una famiglia anche agli animali che hanno vissuto un’intera vita chiusi in canili, vittime di abbandono o maltrattamento.
Sono sei i cani che aspettano di trovare la seconda possibilità nella vita grazie al progetto promosso da Oipa Amici di Dobby. Una nuova iniziativa solidale lanciata dall’Organizzazione Internazionale Protezione Animali che si pone, questa volta, dalla parte di quegli animali che dopo tanto tempo si trasformano quasi in “invisibili“. Troppo grandi o troppo anziani, scartati e costretti e passare tutta la loro vita all’interno di un canile. A loro è dedicato questo nuovo progetto che si augura di trovare loro una casa, magari proprio in occasione del Natale che sta per arrivare.
I sei cani in cerca di casa
Provengono da canili super affollati dove è difficile vivere in maniera dignitosa. Alcuni hanno vissuto situazioni difficili, di abbandono e di maltrattamento e cercherebbero solo una seconda possibilità per vivere con serenità quel tanto o poco che resta della loro vita. La missione di Oipa di Milano, con il progetto Amici di Dobby, si preoccupa proprio di trovare una casa a questi quattro zampe sfortunati. A dare il nome al progetto è Dobby, un cane anziano e malato che grazie all’Organizzazione Internazionale Protezione Animali ha potuto trovare prima un riparo e poi una famiglia con cui vivere in serenità. Lui è un simbolo di speranza per tutti i suoi simili.
Come spiega Francesca Collodoro, delegata dell’Oipa di Milano: “Il nostro progetto vuole trovare una famiglia a quei cani adulti o anziani che, dopo anni di detenzione, diventano dei veri e propri invisibili, offrendo loro la speranza di una vita in famiglia che li riempia di amore e cure. Gli ‘amici di Dobby’ sono prevalentemente soggetti provenienti da esperienze di vita negative ma che conservano la capacità di guardare il mondo con fiducia e positività“. I cani che cercano una casa, in questo momento sono sei, tra di loro due sono di un clochard che li ha ceduti poiché non se ne poteva più occupare, gli altri arrivano dalla Sicilia.
La cultura cinofila
Tra di loro c’è Pluto, un simil-beagle tripode cui hanno mozzato la zampa. Spiega la Collodoro: “È stato trovato a Partanna (Trapani) con un arto mozzato; i volontari dell’Oipa locale lo hanno aiutato facendolo operare ma, visto che al Sud non vi sono adozioni per questi cani, lo abbiamo preso noi in modo che il suo bel musino faccia breccia nel cuore di qualcuno“. Tutti i cani sono accolti in strutture competenti e adeguate alle loro esigenze. Ma questi sono luoghi di transito dove sono affiancati da professionisti in attesa di trovare una vera casa piena d’amore.
Si tratta di professionisti cinofili seri e competenti, che mettono in pratica piani mirati e individuali adatti al percorso di ogni cane. Con questi programmi i cani riescono ad acquistare socievolezza e competenze per vivere nel mondo e un percorso di pre-adozione, per inserirsi bene nella nuova famiglia. Conclude Francesca Collodoro, delegata Oipa: “Al momento dell’adozione, per ogni famiglia è previsto un percorso di conoscenza con il cane, che ne garantisce il corretto inserimento nel nuovo ambiente. Offriamo inoltre supporto nei rari casi di necessità o di comportamenti imprevisti“. Un progetto che mira a diffondere la cultura cinofila contro ogni forma di abbandono.