Gli animali ermafroditi rientrano tra le specie che più suscitano curiosità. A loro si accompagnano le creature in grado di ‘trasformarsi’. Oltre, infatti, agli esseri viventi che posseggono entrambi gli organi genitali, ne esistono alcuni in grado di modificare lo status da maschio a femmina o viceversa, a seconda di determinate circostanze.
Per natura biologica, nella maggior parte dei casi, ma anche per stimoli costituiti da agenti esterni diverse specie di animali sono ermafroditi. Ovvero creature che, anche per agevolare la riproduzione, possiedono entrambi gli organi genitali. Oltre questa particolare caratteristica, poi, esistono diversi specie che possono ‘trasformarsi‘ da maschio a femmina, o viceversa, nel corso della loro esistenza. Tra questi, alcuni sono conosciuti, altri forse potrebbero stupire.
Se si escludono gli insetti, sono circa il 5% degli animali in grado di cambiare sesso. Per molti entrambi gli organi sono presenti dalla nascita (ermafroditi), per altri il cambiamento avviene con l’età, ma anche a causa di inquinamento o cambio delle temperature. Gli animali ermafroditi si dividono in simultanei e sequenziali. Nel primo caso un esempio sono le lumache, quest’ultime infatti producono in contemporanea gameti maschili e femminili permettendo alle coppie di fecondarsi a vicenda. Nel secondo caso, come per esempio per le meduse o le stelle marine, si tratta di animali che passano da maschio a femmina in diverse fasi della loro vita.
Questa ‘trasformazione’ si verifica per restituire più successo alla riproduzione. A tal proposito, un caso particolare è quello dei pesci pagliaccio. In questa specie, molto facile alla predazione, capita che la perdita di un compagno (anche dopo diversi anni) porti alla ricerca di un altro partner; nel caso in cui la ricerca conduca ad un altro esemplare maschio, il più grande si trasforma in femmina.
Interessante notare che il cambiamento deriva molto dal sistema di accoppiamento. Per alcuni dura per sempre, per altri può essere momentaneo. Ad esempio, il Gobiodon okinawae, uno dei vertebrati più piccoli esistenti, vive in poligamia. In questa specie, quando il maschio dominante muore, la femmina più grande diventa maschio, fino a quando non subentra un altro maschio che la fa tornare femmina. Il mondo animale è estremamente complesso e variegato e se per i pesci si contano già 66 specie in grado di mutare il proprio genere, per tante creature la scienza non ha smesso di interrogarsi.
Esistono, infatti, anche degli animali neutri (diversi dagli ermafroditi e privi di entrambi gli organi riproduttivi, ma con un unico gonade) e gli animali che si autoriproducono. Particolarità davvero sorprendenti come quelle del Serranus Tortugarum, in grado di migrare da un genere all’altro anche 20 volte al giorno, ma rimanendo fedele sempre allo stesso compagno. Infine, un particolare accorgimento va rivolto ai rettili. In particolare coccodrilli e tartarughe marine potrebbero essere messi a rischio dal riscaldamento globale. Infatti, il sesso del nascituro è determinato dalla temperatura esterna dell’uovo. Questo vuol dire che se le temperature supereranno i 32°C in maniera costante potrebbero scomparire i maschi.
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