Il riccio è un animale che va in letargo. Possibile da avvistare anche nel giardino di casa e per questo motivo fondamentale sapere come comportarsi. Questi animali potrebbero apparire senza vita, ecco perché è necessario conoscere delle accortezze di base.
Anche il riccio va in letargo e in certi casi potrebbe trovarsi anche nel giardino di casa e apparentemente morto. Proprio per questo motivo è molto importante conoscere quali misure adoperare in caso di avvistamento. Questi animali restano ‘dormienti’ fino alla primavera, importante non scuoterli o, peggio, seppellirli.
La loro posizione potrebbe trarre in inganno, ma è importante sapere che i ricci si nascondono tra le foglie prima di iniziare la loro fase di letargo. Anche se il primo istinto potrebbe essere quello di soccorrere l’animale, l’atteggiamento più errato consiste sicuramente nel toccarlo.
I mesi invernali sono quelli in cui molti animali vanno in letargo. In questo caso è importante sapere che questa fase è più profonda del sonno. Una sorta di catalessi nella quale ogni creatura risparmia le energie in vista della stagione più fredda, in cui scarseggiano le risorse e il cibo. Gli animali, compreso il riccio, si ‘riposano’ dopo aver accumulato le quantità di grasso che serviranno per affrontare l’inverno e consumare l’energia necessaria a sopravvivere. La fase di letargo inizia, più o meno, a fine ottobre e termina verso la fine di aprile, quando il clima si fa più mite, le scorte di cibo ritornano ad essere disponibili e gli areali degli animali sono più praticabili. Nella fase di letargo tutte le azioni vitali del riccio si riducono al minimo.
Il cuore inizia a rallentare, passa dai 180 battiti al minuto ai circa 8 battiti al minuto. Inoltre il respiro si riduce da 40/50 atti respiratori al minuto fino a 3 o 4 respiri al minuto. Infine, anche la sua temperatura corporea si riduce da 36° fino a un minimo di 5°. Si tratta, dunque, di condizioni che in generale potrebbero far pensare che l’animale sia morto. Per questo è fondamentale prestare molta attenzione. L’unica e più importante cosa da fare e proteggere questi animali. Lasciare il riccio nel luogo in cui si trova e non sottoporlo a nessun stress, questi sono comportamenti necessari.
Come avvisano anche le Guardie Ecozoofile Ambientali: “Non toccateli, non muoveteli, non spostateli e soprattutto non seppelliteli. Lasciateli lì dove sono, lasciateli dormire sonni tranquilli perché di questo lungo sonno loro ne hanno estremamente bisogno“. Ciascuno può essere di supporto ad un riccio in letargo. Basti sapere che questi animali sono abituati a costruire da soli il loro rifugio e sarà solito incontrarli tra i cespugli, le foglie o i mucchietti di legno nei boschi e nei giardini. Sapendo questo, per esempio, è possibile rendere il proprio cortile o giardino più accogliente con casette di legno fatte su misura per i ricci. Inoltre, lasciando gli spiazzi di casa ricoperti di foglie secche ammucchiate in una zona, si creerà un giaciglio sicuro e confortevole per il riccio che andrà in letargo.
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