Uno studio avrebbe rivelato che le api vivono di meno. Le aspettative di vita di questi importanti insetti si sarebbero addirittura dimezzate negli ultimi decenni. Diverse sono le cause identificate dai ricercatori e tra questi anche delle componenti genetiche.
Secondo uno studio effettuato sulle api mellifere, sembrerebbe che negli ultimi decenni questi preziosi insetti avrebbero visto dimezzarsi le loro aspettative di vita. In cinquant’anni la longevità delle api si sarebbe ridotta a causa di diversi fattori.
Cambiamento climatico e uso intensivo dei pesticidi sarebbero tra le principali cause. Ma a queste si andrebbero ad aggiungere alcune componenti genetiche, modificatesi nel corso dell’evoluzione di questa specie.
Perché le api muoiono prima
Nonostante si tratti di animali preziosissimi per diversi ecosistemi (compreso quello umano) la vita delle api sembra essere ogni giorno sempre più a rischio. Una ricerca avrebbe dimostrato, infatti, che rispetto ai decenni passati le aspettative di vita di questi insetti si sono dimezzate. Lo studio è stato condotto dagli entomologi dell’Università del Maryland ed è apparso su Royal Society. Dalla ricerca si apprende che, se durante gli Anni ’70 le api vivevano circa 34 giorni, oggi non arrivano a 18 giorni di sopravvivenza. Per arrivare a questo drammatico risultato i ricercatori hanno osservato la crescita di alcuni di questi preziosi insetti, raccolti nello stadio di pupa.
In genere le api operaie possono vivere fino a sei settimane in estate e persino venti settimane in inverno. Le api regine, invece, vivono anche fino a cinque anni. Tuttavia, gli esemplari protagonisti dello studio non riuscivano a sopravvivere oltre 18 giorni. Per i ricercatori le cause di questa situazione drammatica sarebbero da rintracciare in diversi fattori. Dallo stress ambientale, fino alle malattie e ai parassiti. Ma anche l’esposizione sempre più costante ai pesticidi e l’alimentazione degli insetti hanno la loro buona dose di colpa. Ma dallo studio è emerso un ulteriore fattore, ovvero, anche la genetica potrebbe aver dato il suo contributo negativo.
In pratica le api periscono prima ancora di diventare adulte. In sostanza, i risultati dello studio hanno dimostrato che il 40% delle api mellifere muoia nelle prime settimane di vita, in una fase indicata come ‘pre-foraggiamento‘. Nonostante questa fase sia sempre stata caratterizzata da un alto tasso di mortalità, dagli anni 2000 tale tasso è cresciuto notevolmente. A questo punto gli entomologi del Maryland si sono posti come obiettivo quello di confrontare la durata media della vita delle api negli Stati Uniti con quella registrata in altri paesi. Questa scoperta potrebbe portare ad individuare quale fattore incida maggiormente sulla mortalità delle api, permettendo così di poter agire per tutelarle.