I pesci, così come altre specie animali, possono essere colpiti dai pidocchi. Succede, principalmente, agli animali di acqua dolce e, in certi casi, i parassiti possono procurare danni molto gravi al pesce. Alla luce di questo è importante conoscere cause, sintomi e trattamenti.
Anche i pesci possono essere ‘attaccati’ dai pidocchi. Si tratta di parassiti macroscopici che sono in grado di causare anche conseguenze molto pericolose. Ad essere colpiti sono, principalmente, i pesci di acqua dolce, ossia che non prediligono le acque salmastre.
Carpe, anguille, cavedano e ovviamente, la maggior parte dei pesci che si trovano negli acquari di casa. Quindi ad essere colpiti dai pidocchi possono essere anche pesci rossi, pesci angeli, cicldi nani e portaspada. Ad essi si aggiungono anche i guppy, black molly e pesci cardinale.
Ciascuna delle specie di pesci sopracitate può subire l’attacco di un parassita macroscopico come il pidocchio. La causa può dipendere da diversi fattori relativi all’ambiente, all’ora del giorno e all’host. Nel primo caso è bene sapere che i pidocchi vivono più facilmente nell’acqua dolce; nel secondo caso è opportuno essere consapevoli che questi parassiti agiscono sopratutto di notte e usano l’olfatto per individuare i pesci da attaccare. Nell’ultimo caso si tratta degli ‘ospiti‘ responsabili della trasmissione dei pidocchi di pesce. In questa ultima circostanza, ad esempio, anche le rane o i rospi possono trasmettere i pidocchi di pesce e in America si sono diffusi su pesci koi e pesci rossi. In grado di diffondersi rapidamente in acqua calda, i pidocchi possono aggredire tutti i pesci.
Tra i sintomi si riscontrano letargia, lividi o squame mancanti, puntini grigi o verdi accompagnati da condensa nell’attaccatura delle pinne. A questo si può aggiungere un atteggiamento insolito nel pesce che tende a strofinarsi a causa del prurito e poi l’assenza di appetito. Spesso, i parassiti possono essere particolarmente pericolosi e in grado di causare infezioni secondarie. A tal proposito è opportuno conoscere i trattamenti utili ad aiutare gli animali del nostro acquario (e non solo). Non potendo essere individuati ad occhio nudo, sarà il veterinario ad accertarsi della presenza dei pidocchi. Stabilita la diagnosi il medico può intervenire secondo diverse modalità, rimuovendo i pidocchi manualmente o eliminando le uova dal serbatoio. Tuttavia, il modo migliore è utilizzare insetticidi a basse dosi e prescritti dal veterinario. Un ultimo accorgimento, considerando che non si tratta di un problema facile da prevenire, sarebbe quello di tenere i nuovi pesci in quarantena prima di inserirli negli acquari già esistenti.
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