Il raffreddore, malattia tipica dell’inverno, può colpire anche gli animali domestici. In generale, infatti, cani e gatti non sono immuni alle malattie virali. Ovviamente, tanto dipende anche dalla razza del pet che lo rende più o meno soggetto a certi malanni rispetto ad altri.
Con l’arrivo della stagione fredda, anche cani e gatti possono essere soggetti alle malattie virali tipiche. Gli animali domestici possono ammalarsi di raffreddore o di influenza, ma molto dipende anche dalla razza d’appartenenza del pet.
L’età e anche la stazza dell’animale possono renderli più sensibili all’umidità, al vento e al ribasso delle temperature. In genere, però, per i pets si dovrebbe manifestare in forma lieve, con alcuni sintomi che è bene individuare.
L’infezione virale che si sviluppa nei cani e nei gatti, solitamente, non supera la settimana. Quindi, nel caso in cui i sintomi dovessero persistere è opportuno consultare un medico. In linea di massima, comunque, per scoprire come l’animale domestico abbia contratto il raffreddore bisogna valutare diversi fattori. Innanzitutto, così come per gli umani, si può trattare del contatto con un altro pet infetto. Tuttavia, se si tratta di un animale sensibile o di un ambiente molto freddo (combinato anche alla razza dell’animale) l’infezione può manifestarsi anche senza contagio. I primi sintomi nei quattro zampe sono il respiro affannato, la tosse, stanchezza, inappetenza, febbre e starnuti. Nei felini, invece, il raffreddore si manifesta in modi diversi. Se si tratta dell’herpesvirus di tipo 1 si riscontrano: tosse, starnuti, occhi e naso che cola, febbre alta e perdita di appetito. In presenza di calicivirus si registra anche la comparsa di secrezioni nasali e oculari, a cui si accompagnano ulcere alla bocca. Infine, in caso di reovirus il sintomo principale è la lacrimazione.
È bene tenere presente che alcune razze non hanno il sottopelo, oppure lo hanno molto sottile. In queste circostanze, la variazione di temperature possono essere, più facilmente, la causa dei ‘colpi di freddo’. In particolare sono i cuccioli o gli animali anziani ad essere più soggetti. Ma più inclini al raffreddore sono anche gli animali che soffrono di alcune patologie croniche o che appartengono a certe razze. Ad esempio, i Bassotti e i Cocker Spaniel sono più vulnerabili a questo virus, invece razze come Siberian Husky e Terranova sono più resistenti. Per i felini, i più protetti sono sicuramente quelli che vivono in casa, più a rischio quelli che vivono in gruppo. Volendo proteggere gli animali, la prima forma di prevenzione è il vaccino. Per i cani, inoltre, che sono più predisposti alle passeggiate anche in inverno, meglio asciugarli sempre, nel caso in cui dovessero bagnarsi, e seguire una dieta (sotto il consiglio veterinario) che possa rafforzare il sistema immunitario.
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