Il corvo nero è un animale a cui sono associati diversi valori simbolici. Ma nonostante si possa pensare solo ad una simbologia in negativo, in realtà questo animali ha una tradizione leggendaria che ne esalta anche delle incredibili doti.
Inutile ammetterlo, se dovessimo pensare ad un animale che ispiri gioia e serenità, forse in pochi penseremmo al corvo. Il suo verso, il suo colore e il suo sguardo sono, difatti, spesso associati ad aspetti negativi e poco fausti. La tradizione popolare non aiuta, poiché film e storie narrano di questo animale come fedele amico di streghe e stregoni.
Ma ovviamente di vero c’è ben poco. E la simbologia associata a questo affascinante uccello dal manto lucido ne restituisce testimonianza. Dunque, per chi associa i corvi solo ai cattivi presagi e alla sventura, dovrà probabilmente (e per fortuna) ricredersi.
Dal film Il Corvo del 1994 citiamo: “Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti. A volte però accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose, che l’anima non poteva riposare. Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l’anima, perché rimettesse le cose a posto“. Una leggenda, ma che ha spesso associato i corvi a messaggi nefasti, quasi infernali. In realtà, nella cultura celtica o in quella degli indiani d’America, questi volatili evocano un simbolismo positivo, in netto contrasto con quello che conosciamo. Ad esempio, nelle tribù americane, il corvo è in contatto diretto con il Grande Spirito, mediatore tra i vivi e i morti. Dunque, possiamo dire, che più di ogni altra creatura al corvo sono associati simbolismi, quanto contrastanti tanto affascinanti.
Come i gatti neri, anche i corvi nel Medioevo erano associati alle streghe. Si pensava, infatti, che questi uccelli fossero messaggeri delle ‘spose del diavolo’ e che quest’ultime potessero, persino, prendere le sembianze dei corvi per sparire in caso di necessità. Volendo fare un esempio, tratto da uno dei capolavori Disney, Malefica, la strega della Bella Addormentata nel Bosco, ha proprio questo potere. Ma se ci spostiamo nella cultura vichinga, il corvo diventa un simbolo sacro del dio Odino. Huginn (pensiero) e Muninn (memoria) sono i fedeli messaggeri del dio che, al sorgere del Sole si librano per il mondo, affinché possano riportare informazioni e segreti ad Odino. Questa simbologia, in particolare, esalta l’incredibile intelligenza dei corvi che, tra le altre abilità, sanno riconoscere la loro immagine allo specchio, sanno elaborare pensieri complessi e sanno manipolare diversi strumenti.
Un aspetto interessante, infine, che merita di essere sottolineato è che, al di là che sia considerato simbolo del bene o del male, al corvo è attribuita una caratteristica che lo rappresenta sempre: il passaggio. Questa creatura, infatti, è associata sempre al passaggio dai vivi ai morti, dall’ignoranza alla conoscenza, dal buio alla luce. Elemento fondamentale, dunque, che attribuisce a questo uccello, a volte, temuto: potenza e saggezza.
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