L’Enpa ha lanciato un importante allarme relativo agli animali domestici e soprattutto i cani. Secondo l’Ente, circa il 50% sarebbe obeso. I dati, preoccupanti, arrivano in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, festeggiata lo scorso 16 ottobre.
Oltre il 30% dei cani italiani e, persino, il 50% di quelli statunitensi soffrirebbe di disturbi legati all’alimentazione e in particolare all’obesità. Questo quanto annunciato da Enpa, attraverso un report allarmante che dimostra come tanti quattro zampe siano, pericolosamente, in sovrappeso.
La notizia è stata diffusa in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2022, celebrata lo scorso 16 ottobre. Come riferisce l’Ente Nazionale Protezione Animali, sarebbero tanti i proprietari di cani che non si rendono conto del problema, scambiando il disturbo per costituzione.
L’Enpa lancia l’allarme per rivolgersi a tutti i proprietari di quattro zampe, precisando che non esistono in natura cani o gatti che siano predisposti per costituzione all’obesità. Dunque, se un animale è in sovrappeso, si tratta di un problema serio da prendere in considerazione. Come spiega Meir Levy, veterinario di Enpa: “I fattori di squilibrio possono essere molteplici“. Su Ansa, infatti, si apprende un elenco di situazioni elencate dal medico che variano dallo stile di vita troppo sedentario, alla mancanza di stimoli per attività o giochi, all’assenza di regole e orari nei pasti e, sicuramente ad un’alimentazione squilibrata. A queste, come rivela ancora Levy, si aggiungono: “Disponibilità eccessiva di cibo, alimentazione ricca di grassi al posto delle crocchette, troppi spuntini ma anche condizioni fisiche e malattie metaboliche da valutare“.
Infatti, come specifica il veterinario, è indispensabile a volte controllare lo scheletro e i muscoli che possono limitare i movimenti, contribuendo al sovrappeso o all’obesità. Dopo queste doverose precisazioni, come scrive ancora Ansa, il veterinario consiglia di valutare lo stato del proprio animale con il Body Condition Score. Quest’ultimo consiste in uno schema comparativo sulla forma fisica del cane (ma qualora fosse necessario anche del gatto di casa). Come conclude il dottor Meir Levy: “Non dobbiamo vergognarci se abbiamo fatto qualche errore di valutazione o di alimentazione. L’importante è ripartire e non trascinare condizioni di sovrappeso o obesità che possono essere letali per i nostri amici a quattro zampe!“. Così come per gli esseri umani, infatti, condizioni legate a disturbi alimentari importanti possono risultare estremamente gravi anche per gli animali. Presa coscienza della razza del proprio cane, è fondamentale preparare dei programmi giornalieri che inseriscano, nella quotidianità, movimento e alimentazione sana ed equilibrata.
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