In Cina è nato il primo Lupo Artico clonato. Si tratta del primo esemplare al mondo venuto al mondo con questo metodo. A portare a termine la gravidanza una madre surrogata di razza Beagle.
Clonato il primo esemplare al mondo di Canis Lupus Arctos, ovvero di Lupo bianco Artico. Per la Sinogene Biotechnology Company di Pechino, questo evento potrebbe essere un importante sostegno alle specie in via d’estinzione. Tuttavia non è da ritenersi metodo unico e universale.
Potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza per la conservazione di specie a rischio e per tutelare la biodiversità sempre più in pericolo. Questo quanto ritenuto dagli esperti che hanno effettuato quello che, ad oggi, possiamo definire un esperimento.
Si chiama Maya il cucciolo di Lupo Artico nato in laboratorio attraverso clonazione. La sua nascita risale al 10 giugno scorso, presso un laboratorio di Xuzhou, ma prima di diffondere la notizia il centro ha preferito attendere 100 giorni. Operazione conclusasi dopo due anni di lavori e sforzi scrupolosi. La Sinogene è una struttura specializzata nella clonazione di animali morti. Un’operazione che l’azienda gestiste per clienti privati e che, fino a questo momento, si è occupata di cani, gatti e cavalli. Tuttavia, dopo lunghi anni di esperienza, la Sinogene ha pensato di utilizzare le sue competenze a favore delle specie a rischio estinzione. A tal proposito, Maya è stata clonata utilizzando il Dna raccolto da un Lupo Artico adulto, dallo stesso nome, morto in cattività ad Harbin Polarland, un parco zoologico del nord-est della Cina.
137 gli embrioni creati dal Dna di Maya ‘genitore’ attraverso un processo di trasferimento nucleare di cellule somatiche. Di questi 85 sono stati trapiantati con successo in sette Beagle, ma solo uno dei cani è riuscito a portare a termine la gravidanza. Secondo quando affermato dai ricercatori, le mamme Beagle sono stata un’alternativa necessaria al fatto che in cattività non esistevano abbastanza femmine di lupo. Quella che, inizialmente, era un’idea con Maya si è trasformata in realtà. Attualmente il cucciolo di Lupo Artico vive con la madre surrogata presso il laboratorio, ed ha già superato in dimensioni la Beagle. Terminata la lunga fase di puerperio, la lupa sarà trasferita ad Harbin e là potrà vivere con i suoi simili, in cattività. Si tratta sicuramente di una bella notizia per la conservazione di una specie a rischio, ma è doveroso specificare che la clonazione ha delle possibilità di riuscita sempre molto basse e i suoi costi sono elevatissimi. Quindi se da un lato è giusto esultare, dall’altro bisogna considerare metodi più efficaci e potenziali per proteggere le specie a rischio.
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