Sono tante le associazioni animaliste che in queste settimane stanno lanciando allarmi importanti rispetto alla situazione dei randagi in Qatar. L’ultimo titolo di un articolo del Guardian lascia intendere che si stia consumando una vera e propria strage.
Sono agghiaccianti le informazioni fornite da diversi attivisti, appartenenti ad alcune associazioni animaliste, che descriverebbero scene al limite in Qatar. Il Guardian avrebbe titolato un suo articolo: “Ventinove cani massacrati a colpi di fucile“, questo quanto riportato anche da La Zampa.
I fatti descritti sarebbero avvenuti in Qatar dove, fra circa un mese, saranno ospitati i Mondiali di Calcio. E, secondo l’allarme degli animalisti, la coincidenza con la strage di randagi, sarebbe tutt’altro che una coincidenza. “I turisti non apprezzerebbero” i cani per le vie del paese, questo quanto dichiarato da un altro attivista.
Il fenomeno del randagismo è molto diffuso in Qatar. Un problema a cui spesso si sono trovate soluzioni tutt’altro che etiche e rispettose dei diritti degli animali. Come riferisce ancora La Zampa, a far luce sulla questione associazioni come Action project animal e Paws Rescue Qatar, che hanno denunciato brutali omicidi su cui pare le autorità adesso stiano indagando. Sembra che le ultime uccisioni di animali siano avvenute in un complesso industriale vicino a Doha. Gli attivisti avrebbero riferito che degli uomini armati sarebbero entrati di notte in un cantiere, dove vivevano diversi randagi, e avrebbero messo in atto una vera e propria strage. Sarebbero 29 i cani uccisi a fucilate e tre feriti in maniera grave di cui due femmine incinte.
Sembra che le autorità in Qatar hanno comunicato di aver identificato gli artefici della strage di randagi, ma non esistono al momento ulteriori dettagli. Non è chiaro il motivo di tale gesto, ma per gli animalisti si tratta di un modo brutale per arginare il randagismo nel paese che ospiterà la Coppa del Mondo di Calcio. Intanto, le autorità in Qatar hanno preferito non commentare pubblicamene il caso. Ma risulta che Sheikha Al Mayassa bint Hamad Al Thani, sorella del sovrano del Qatar, abbia definito il fatto “inaccettabile” in un post pubblicato sui social. Un episodio, che se confermato, risulterebbe davvero impossibile da accettare, qualsiasi sia la causa che lo abbia scatenato. E se, come sostengono gli animalisti, la strage di cani randagi sia stata compiuta per non scoraggiare i turisti occidentali, in visita in Qatar per i Mondiali di Calcio, la situazione risulterebbe ancora più complessa. Al momento, però, si attendono ulteriori risvolti dalle indagini e, prima della conferma ufficiale, si può parlare solo di ipotesi.
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