Sette cinghiali, una mamma e sei cuccioli, sarebbero stati avvistati a Costa Paradiso. L’evento ha generato l’ipotesi di uno stato d’allarme in Sardegna. La presenza degli ungulati sembra ormai ‘fuori controllo’ in diverse parti del Paese e sono sempre di più le Regioni italiane a chiedere interventi efficaci.
Nelle ore scorse, una famiglia di cinghiali, composta dalla mamma e i suoi cuccioli, si trovava nei pressi di un giardino a Costa Paradiso in Sardegna. Non si tratterebbe del primo avvistamento, tanto che l’evento avrebbe scatenato una potenziale allerta per, presunta e temuta, invasione anche nell’Isola.
Gli ungulati avvistati a Costa Paradiso sarebbero stati filmati da diversi residenti che non sembravano sorpresi dalla presenza degli animali. Difatti, già nel dicembre scorso (2021), la presenza dei cinghiali nel territorio aveva fatto convocare dalla Prefettura un incontro in Comune per discutere della situazione.
La presenza dei cinghiali a Costa Paradiso non sarebbe una novità. I sette ungulati avvistati nelle ore scorse, infatti, sembrano essere stabili nel villaggio. Come si nota dal video (che vi mostriamo in calce) gli animali non sembrano intimoriti o allarmanti dalla presenza degli umani e questo fa ipotizzare una certa abitudine a vivere tra le persone. Il ‘caso’ cinghiali è, difatti, una situazione che sta interessando tutto il Paese da Nord a Sud, portando ad interventi estremi (quali, ad esempio, l’autorizzazione della caccia) in molte Regioni. L’ultimo caso a Costa Paradiso lancia l’ipotesi di un possibile stato d’allarme anche in Sardegna. L’evento non sembra essere, a tal proposito, un caso isolato.
Già nei mesi scorsi, la presenza dei cinghiali aveva portato, come si legge nel portale Territorio Costa Paradiso, alla convocazione di una riunione per discutere della situazione. Dal precedente incontro era emerso che a causare una concentrazione massiccia di ungulati nel territorio sono soprattutto le cattive abitudini degli uomini. Specialmente in estate i villeggianti offrono del cibo agli animali, che si sentono sempre più autorizzati e sicuri a spingersi verso i centri abitati. Tuttavia, contro chi ritiene che queste creature siano aggressive, è risultato utile specificare che per indole i cinghiali non attaccano, ma lo fanno solo quando si sentono minacciati.
È emerso anche che, rispetto al danneggiamento di giardini e colture, non è necessario un numero esorbitante di esemplari; anche pochi cinghiali possono distruggere grandi superfici. Ma, dalla riunione dello scorso 12 dicembre 2021 era stato stabilito che, come si legge ancora su Territorio Costa Paradiso: “Non è pensabile di fare battute di caccia all’interno del Territorio di Costa Paradiso, sia con postazioni di tiro all’interno che all’esterno con la sola battuta dei cani nella lottizzazione“.
Anche se il Comune aveva autorizzato la caccia fuori dal villaggio, la superficie ridotta non la rendeva particolarmente praticabile. La soluzione messa in atto è stata l’introduzione di un divieto di alimentare gli ungulati, ma la misura sembra non aver sortito l’effetto sperato. A tal proposito, dunque, non è da escludere l’introduzione di nuovi provvedimenti.
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